GROSSETO – L’aumento di tavoli e spazi attrezzati all’esterno di bar e locali convince i cittadini. Secondo il sondaggio di Fiepet Confesercenti tre persone su quattro tra quelle intervistate è favorevole a posti all’aperto e dehors. Secondo il 75% degli italiani è un fatto positivo.
Se, grazie anche al fattore clima, in Italia sono sempre stati previsti spazi fuori dai locali da utilizzare come un’appendice della struttura, una spinta in tal senso è stata data dalla pandemia che, dai dehors più strutturati ai semplici tavolini all’aperto, ha moltiplicato tali spazi.
Un’abitudine, quella di consumare all’aperto, che è presto diventata un’abitudine gradita non solo ai turisti, ma anche ai residenti. Secondo il sondaggio Fiepet il 50% ritiene che la maggior disponibilità di tavolini nelle piazze e nelle strade permetta di godersi meglio la bellezza dei luoghi, mentre un 43% preferisce il consumo all’aperto perché permette, d’estate, di stare più freschi senza aria condizionata. Il 28% valuta positivamente – eredità, anche questa, della pandemia – la riduzione dei rischi di contagio. Per il 18%, invece, gli spazi all’aperto sono semplicemente più comodi. Tra le perplessità, invece, l’occupazione eccessiva dei marciapiedi (52%), la confusione nelle strade (39%) e la perdita di posti auto (25%).
Anche i contrari, però, mostrano di gradire i tavoli all’aperto. Un avventore su due, quando si reca in un ristorante della propria città, chiede di poter sedere all’esterno spesso (34%) o sempre (16%), mentre solo il 9% sostiene di non chiederlo mai. La preferenza cresce con la bella stagione. Il 60% pensa che – con opportuni accorgimenti – i posti all’esterno sarebbero fruibili e desiderabili anche durante l’autunno e l’inverno.
«Nei paesini i posti a sedere fuori sono ancora più apprezzabili – afferma Massimiliano Mei presidente provinciale Fiepet Confesercenti – danno vita ai centri anche nei posti più sperduti e a rischio spopolamento, tanto più che in quei casi non c’è neppure il problema dei posti auto. Penso ai paesi di montagna, magari sull’Amiata, come Santa Fiora, che con i tavoli fuori portano la gente a vivere il paese».
«I tavoli all’aperto aumentano l’attrattività delle nostre strade e piazze – precisa Confesercenti -. Purtroppo, però, un tavolo su due, secondo le nostre stime, potrebbe essere a rischio: il 31 dicembre di quest’anno scadrà la cosiddetta proroga ‘dehors’, una semplificazione che ha permesso finora il mantenimento degli spazi esterni. Serve una norma strutturale per mantenerli: assicurano un servizio ai cittadini che, viste le trasformazioni climatiche e dei modelli di consumo, è divenuto ormai un’esigenza stabile».