GROSSETO – Con la nuova direttiva europea, i paesi dell’Unione sono spinti alla “riconsegna” nelle giuste mani. Ma tutto questo dipende dai cittadini, dal livello di civiltà acquisito e soprattutto dalla voglia di dare nuova vita a materiale prezioso come cobalto e litio contenuti nei nostri vecchi dispositivi, ormai abbandonati nei cassetti.
A livello continentale solo una percentuale del 40% viene riciclata ma la stima è che ci siano ancora 750 milioni di dispositivi non regolarmente smaltiti.
In Italia la situazione è ancora più drammatica poiché un vecchio telefono su tre, viene purtroppo abbandonato nei rifiuti classici o non riconsegnato ai centri abilitati. Allora dovremmo fare di più perché saremmo in grado di dare un ottimo contributo per il recupero di materiale prezioso, compreso l’oro.
Potrebbe farsi spazio presso la grande distribuzione una sorta di incentivo a consegnare questi oggetti per poterne recuperare sempre di più, fornendo agli utenti buoni spesa e altri tipi di incentivazioni. Sarà quindi compito dei politici interessarsi alla corretta operazione oppure siamo noi che, a prescindere, dobbiamo crescere?
L’importante è raggiungere un obiettivo alquanto decoroso per poter investire in nuove tecnologie, utilizzando materiale che abbiamo già sfruttato.