GROSSETO – Anche dalla Maremma arrivano iniziative e prese di posizione per fermare la guerra tra Israele e Palestina, tra queste anche l’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Il Comitato provinciale ‘Norma Parenti” dell’Anpi, nel corso della riunione plenaria del proprio direttivo ha accolto ed approvato l’ordine del giorno varato dal Comitato nazionale, decidendo di partecipare alla mobilitazione promossa da Amnesty International.
“Insieme al massimo organismo dell’ente morale fondato a Roma ottant’anni fa dalle partigiane e dai partigiani italiani durante l’occupazione, con assoluta fermezza la nostra associazione ribadisce l’orrore e la condanna per il recente, criminale massacro di israeliani da parte di Hamas e per i bombardamenti su Gaza decisi come ritorsione dalle autorità israeliane – dichiara Anpi -. In pochi giorni si contano migliaia e migliaia di civili uccisi da entrambe le parti, nella prospettiva catastrofica di un’invasione della Striscia di Gaza. Va fermata subito la spirale di atrocità attraverso la liberazione degli ostaggi ed il cessate il fuoco di tutte le parti in conflitto, anche per evitare una eventuale espansione della guerra in Medio Oriente che avrebbe effetti imprevedibili”.
“Bisogna pertanto risolvere la questione alla radice attraverso la fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi – dice Anpi -. Per quanto difficile, l’unica soluzione politica e giuridica praticabile concretamente, come riconosciuto dallo stesso presidente statunitense Biden, è l’attuazione degli accordi di Oslo del 1993 che prevedevano due popoli in due Stati. Ciò presuppone l’attuazione delle relative risoluzioni dell’Onu, il riconoscimento dello Stato di Palestina come membro effettivo delle Nazioni Unite, la definizione certa del territorio e dei confini di entrambi gli Stati, la definizione di formule di compensazione fra le due comunità”.
“È necessario che il Consiglio di sicurezza si faccia promotore di una conferenza internazionale e l’Unione Europea finalmente, dopo decenni di colpevole silenzio e di doppi atteggiamenti, svolga un ruolo di mediazione e di cooperazione per il conflitto israelo-palestinese e per tutta l’area del Mediterraneo – conclude Anpi -. Ma ora il primo obiettivo dev’essere quello del cessate il fuoco in Terra Santa”.
Da giorni in tante città le strutture territoriali dell’Anpi hanno promosso e partecipato a manifestazioni unitarie per la pace in Medio Oriente. Anche il Comitato Provinciale “Norma Parenti” esorta quindi tutte le sue organizzazioni territoriali, ovvero le tredici sezioni attive in Maremma ed anche i Circoli locali, ad organizzare ulteriori momenti di dialogo e riflessione in continuità con il deliberato provinciale “Anpi comunità aperta alla pace ed alla democrazia” e ad espandere inoltre la partecipazione alla giornata di mobilitazione nazionale promossa da Amnesty International il prossimo 27 ottobre, la stessa data scelta dal pontefice per la giornata mondiale di preghiera e di digiuno al fine di scongiurare la catastrofe umanitaria.