GAVORRANO – Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione stampa Toscana si stringono alla famiglia per la scomparsa di Sergio Staino, il mitico “Bobo”, re della satira, ex direttore de “L’unità”, protagonista da oltre mezzo secolo con i suoi disegni.
«Sergio aveva 83 anni, era nato a Piancastagnaio, alle pendici dell’Amiata, e si era saputo imporre con il suo stile semplice ma straordinariamente incisivo. Pronto a impegnare anche le figure della famiglia, a farsi porre domande e a dare risposte, con la sua matita sempre dalla parte di chi lavora, di chi lotta, di chi è sfruttato».
«Non a caso teneva molto al sindacato, ad essere uno degli iscritti all’Associazione Stampa Toscana. Dove veniva personalmente, accompagnato dalla moglie. Ci mancheranno il suo lavoro, le sue intuizioni, i suoi “graffi”».
«La scomparsa di Sergio Staino, una profonda perdita per la società italiana, ci dà occasione di ricordare il suo costante impegno per la promozione della cultura e dei diritti – dice Emiliano Rabazzi, presidente della Rete Grobac, delle biblioteche e degli archivi di Maremma -. Come Rete Grobac, delle biblioteche e degli archivi di Maremma, gli siamo profondamente grati per avere, negli anni, aderito e sostenuto alcune nostre iniziative come ‘Libri salvati’, per ricordare e condannare il rogo di opere letterarie perpetrato dal Terzo Reich, o ‘I luoghi del tempo’, festival che porta la cultura in posti inaspettati del nostro bel territorio. A Staino, quindi, un grazie cuore e ai suoi cari tutto il nostro cordoglio».
«Con Sergio Staino, ci lascia una voce critica, libera, mai banale che ha saputo raccontare con ironia e sarcasmo senza però scivolare nella volgarità, oltre mezzo secolo della vita sociale, politica ed istituzionale del nostro paese. Alla famiglia va un abbraccio»: è quanto scrive su Facebook il deputato Pd Marco Simiani.
Nelle foto lo spettacolo che fece a Ravi Marchi all’interno del Parco minerario.