MONTEMERANO – Un fine settimana denso di eventi che promuovono una progettualità comune. Questo il clima con cui si inaugura il sodalizio tra i comuni di Scansano, Magliano in Toscana e Manciano, che sabato 14 ottobre hanno firmato un importante accordo nella Biblioteca di storia dell’arte di Montemerano, sede dell’associazione Accademia del Libro (Adl). Anche il comune di Roccalbegna ha già manifestato interesse per l’accordo e “speriamo che altri comuni limitrofi si uniscano al nostro percorso” sottolinea in apertura Neera Rocchi, presidente di Adl e patron dell’evento che vede al tavolo intercomunale la vice sindaca di Manciano Valeria Bruni con l’assessore alla cultura Luca Manini, la vice sindaca di Magliano Tamara Fattorini e l’assessora alla cultura di Scansano, Irene Terzaroli.
Grazie al gruppo di progetto Circolare – nato intorno al bando di ‘Rigenerazione delle Comunità’ sulla strategia integrata di sviluppo locale del Gal FAR Maremma – il percorso di collaborazione tra le amministrazioni comunali ha preso avvio e ha dato origine a un interessante partenariato di progetto. Sabato 14 e domenica 15 ottobre è stato Montemerano il paese protagonista di eventi e iniziative volte a promuovere i 3 temi centrali del tavolo: turismo rurale, comunità del cibo e identità della memoria. Proseguirà, da qui, una promozione del turismo di prossimità e una valorizzazione di tutti i borghi e i paesi toccati dall’accordo, per riunire un patrimonio di bellezza culturale, naturale e paesaggistica creando connessioni e recuperi su tutto il territorio.
“Partire da qui, dalla Biblioteca di storia dell’arte di Montemerano che, al pari dell’Isgrec grossetano per la storia della Resistenza, è uno dei pilastri della nostra provincia, equivale a un richiamo verso un luogo che va ricordato e valorizzato, – introduce Neera Rocchi al momento della firma – e noi di Adl vogliamo promuovere non uno ma tanti obiettivi culturali, mete multiple da raggiungere per aprirci alla fruizione di un pubblico vasto, producendo un virtoso circolo di inclusività”.
Per il gruppo di progetto Circolare, Claudia Bonaccini – presidente de Le Cudere Aps, capofila del progetto di ‘Rigenerazione delle Comunità’ – interviene al tavolo per definire che “è spontaneamente emerso che i collegamenti con le altre amministrazioni sono fondamentali per unire le forze e arrivare meglio a risultati concreti. Collaborazioni, stimoli alla conoscenza dei territori allargati, ricostruzione di una memoria comune e delle storie della comunità: un gruppo che si identifica nel suo territorio e che cresce insieme, con i contributi di tutti”. E prosegue: “Abbiamo chiesto di abbattere le barriere per coinvolgere le persone a fare e a contribuire alla comunità con le proprie competenze. L’istituzione del tavolo intercomunale è anche il messaggio di superare il limite che oggi i comuni presenti vogliono trasformare in risorsa. Noi oggi creiamo le infrastrutture ma quello che faremo poi vorremmo che fosse la popolazione a dircelo, raccogliere l’esigenza degli spazi di socialità vera, di incontro”.
Con queste premesse, identificando non un punto di arrivo ma di inizio, parte da Montemerano un collage di attività che offrono un assaggio di quello che il curatore culturale di questa rassegna, lo scenografo Enrico Mele, ha coordinato per l’evento: con il Teatrino delle ombre di Mariano Dolci – uno dei più importanti marionettisti ed educatori italiani, ha lavorato con Gianni Rodari e ha regalato a Montemerano il suo patrimonio di studi e conoscenze – sabato 14 è andata in scena ‘La vera storia di San Giorgio e il drago’ per la regia di Sofia Bianchi e Lorenzo Raco; con Adl, condotta da Francesco Raco, domenica 15 si è tenuta una veglia comunitaria per il recupero dei sentieri e dei cammini del paese, partecipatissima dalla popolazione e che ha visto anche il rientro di un importante poderano (Poderi di Montemerano) per origini materne, il pittore scansanese Dino Petri, massetano di adozione, che ha condiviso i suoi ricordi unendoli a quelli del montemeranese più anziano, il novantasettenne Niccolò Greco. Infine musica e territorio nell’interpretazione della Jug Band Colline Metallifere, che racconta in musica – e non solo – la bellezza e la vastità di un territorio come la Maremma, una grande comunità allargata che è piena di soluzioni che bisogna sapere estrarre: sarà questa la meta condivisa del tavolo intercomunale, mettere a frutto un recupero comune e connettere i risultati.