GROSSETO – La sepsi e lo shock settico sono a tutt’oggi patologie gravate da alta mortalità. Per questo, l’11 ottobre scorso sono stati al centro dell’incontro “Condivisione dei dati Prosafe: le rianimazioni della Sud Est”, promosso dai Direttori delle Rianimazioni dell’Azienda USL Toscana sud est, che si è tenuto nell’auditorium dell’ospedale di Campostaggia.
Nelle rianimazioni infatti può capitare che vengono selezionate colonizzazioni e/o infezioni da germi multiresistenti. I dati delle rianimazioni dell’Asl Tse sono inseriti dai clinici sul portale Prosafe e analizzati dal GiViTi (Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva). La compilazione e l’analisi è infatti fondamentale per il continuo monitoraggio delle infezioni, della casistica, dei tempi di ricovero e di molte altre informazioni. È possibile così migliorare il trattamento e cura del paziente critico.
“Negli ultimi anni stiamo facendo molto in termini di source control, protocolli sul trattamento dello shock settico e di infezioni correlate all’assistenza, – le parole dell’organizzatrice dell’incontro e direttrice della Rianimazione di Campostaggia Federica Marini. – La nostra Azienda ha protocolli gestionali specifici per tutti i reparti. Senza la conoscenza dell’epidemiologia locale tutto ciò non è possibile. Fondamentale è l’incontro tra le figure coinvolte nella cura del malato critico nell’ottica di una gestione multidisciplinare che vede coinvolti rianimatori, microbiologi, infettivologi, infermieri, direttori sanitari di presidio”.