GROSSETO – Una visita tra arte e natura. È la splendida opportunità che danno i parchi e giardini d’artista della Maremma. Si va dal Parco della Maremma allo splendido Giardino dei Tarocchi passando per Spoerri e l’oasi Wwf di Burano.
Natura lussureggiante, ricca, unita spesso ad una vera e propria ricerca nell’arte.
E allora, complice il bel tempo nonostante siamo a ottobre, vogliamo proporvi un breve viaggio all’interno di parchi e giardini d’artista tra i più belli della Toscana.
Parchi naturali:
Il Parco della Maremma è il più bello e vasto parco della provincia di Grosseto. Conosciuto anche come Parco dell’Uccellina (dal nome dei monti, anzi colline, che lo sovrastano). Il parco si estende su più comuni, e oltre alla spiaggia, alla flora e alla fauna (può capitare di imbattersi in volpi, aironi, garzette…) al suo interno sono conservate anche strutture storiche antiche, torri di avvistamento e la celebre abbazia di San Rabano. Si può percorrere a piedi, in bicicletta (noleggiabile anche ad Alberese), a cavallo, in canoa… Seguendo il ricco calendario proposto non è insolito assistere a spettacoli teatrali, concerti e performance in contesti e scenari naturali. Info: parco-maremma.it/visita-il-parco/
A Capalbio si può trovare, oltre al Giardino dei Tarocchi, anche l’Oasi di Burano. È la prima oasi Wwf nata in Italia. La riserva si estende per circa 410 ettari, più altri 600 sottratti all’attività venatoria attraverso l’istituzione di un fondo chiuso in accordo con la proprietà dei terreni, la società Sacra. L’Oasi è situata nella Maremma meridionale tra Ansedonia e Chiarone nel comune di Capalbio. Il lago è in realtà uno stagno costiero salmastro, relitto di un antico lago, formatosi grazie all’emersione di una striscia sabbiosa (tombolo). L’accesso è possibile solo con le visite guidate. Dal 18 settembre al 12 maggio visite guidate con prenotazione: domenica e festivi, alle ore 10.00 e alle ore 14.30 (ora legale 15.00). Info: tel Al 388.4231098 www.wwf.it/dove-interveniamo/il-nostro-lavoro-in-italia/oasi/lago-di-burano/
Parco delle Biancane e museo Mubia a Monterotondo Marittimo. Qui la geotermia affiora creando un paesaggio suggestivo che sembra abbia ispirato Dante nella sua descrizione dell’Inferno nella Divina Commedia (la madre di Dante era nata a poca distanza da lì). Si ha infatti la presenza di diverse tipologie di manifestazioni geotermiche come soffioni, fuoriuscite di vapore dal terreno e fumarole. Il parco, che offre splendidi percorsi naturalistici, è sempre aperto e gratuito. Info: www.turismomonterotondomarittimo.it/biancane.php
La riserva naturale delle Bandite di Scarlino ospita una fitta rete di sentieri molto amati soprattutto dai ciclisti, ma piacevoli da percorrere anche a piedi o a cavallo. Partendo da Puntone si può seguire la ciclabile lungo la costa visitando la splendida Cala Martina (legata a Giuseppe Garibaldi) o Cala Violina godendo di spettacolari viste sull’arcipelago durante il percorso. Sempre a Puntone si trovano sia la fattoria delle Bandite, dove vengono allevate asini con lo scopo di conservare la biodiversità, favorire la produzione di latte, l’onoterapia ed il trekking someggiato, sia il padule, una tappa imperdibile per gli amanti del birdwatching. Info: www.visittuscany.com/it/attrazioni/bandite-scarlino/?fbclid=IwAR0QrS0kckqxMX1bY6ZLwq-mwCa0XnSNyy7Jc_Fdig3kLVoLtnKvqL2jfSk
Giardini d’artista:
Il primo giardino d’artista, il più famoso, è il giardino dei Tarocchi di Capalbio. Onirico e colorato, è stato creato a partire dagli anni 70, dall’artista francese Niki de Saint-Phalle. Stregata da quello di Gaudì a Barcellona, l’artista volle creare il proprio meraviglioso giardino, ispirandosi alle carte dei tarocchi (da cui il nome). Visse anche nel parco, tanto che una delle strutture è proprio la sua casa rifugio, colorata da mille intardi, mosaici e specchietti, come tutto il resto del parco. L’artista ci lavorò per oltre 20 anni. Poi, negli anni 90 il parco fu aperto al pubblico. Il giardino, come ogni anno, chiuderà i battenti ad ottobre, il 15 per la precisione, e riaprirà il 1° di aprile. C’è ancora tempo per visitarelo. Info: ilgiardinodeitarocchi.it/
Il secondo parco artistico è il giardino di Daniel Spoerri a Seggiano. Il parco, che ospita opere di 55 artisti differenti, ha aperto al pubblico alla fine degli anni 90. Il giardino, che si estente su un parco naturale di 16 ettari, ospita ben 116 opere che si integrano perfettamente con il territorio circostante (accanto al percorso artistico è possibile seguirne anche uno botanico). Tra le opere più famose quella dell’artista svizzero Spoerri denominata l’ombelico del mondo con i teschi di unicorno disposti in circolo. Il giardino chiuderà il 31 ottobre e riaprirà i battenti a Pasqua. Info: www.danielspoerri.org/giardino/
Il terzo giardino artistico è il Viaggio di ritorno di Rodolfo Laquaniti, nel comune di Castiglione della Pescaia. Il giardino si estende nel terreno attorno al podere nella campagna di Buriano in cui l’artista vive. Il nome del giardino è evocativo: tutte le opere sono infatti realizzate con materiale di scarto e di recupero, un ritorno, appunto, nell’ottica di un riciclo creativo che consente di creare opere d’arte da materiale che altri manderebbero in discarica. Il giardino è visitabile su prenotazione. Info: rodolfolacquaniti.com/
Il quarto parco d’artista si trova a Montieri ed è un po’ differente dagli altri. Questo è un giardino dei suoni creato dal bavarese Paul Fuchs. Si tratta di un giardino che mescola sculture in pietra, ferro, bronzo, legno. Le opere si mescolano alla natura. Il nome è dato dal fatto che alcune opere, quando soffia il vento vibrano e “suonano” producendo una sorta di musica. Anche questo parco è visitabile su prenotazione. Info: www.paulfuchs.com/giardino-dei-suoni/