GROSSETO – A “fregarlo” è stato il suo atteggiamento sospetto. Il suo fare circospetto. Tanto è bastato alla Polizia per far sorgere dei dubbi e decidere di approfondire con un controllo. Così hanno scoperto un truffatore che aveva appena derubato un’anziana di soldi, oro e persino del banco posta.
Il 29 settembre scorso gli agenti della Squadra mobile della questura verso le 12.50 stavano facendo dei controlli in città, nel quartiere della Cittadella, quando hanno visto un giovane che, con fare sospetto, era fermo in strada in prossimità di un’autovettura.
L’uomo parlava al telefono con un auricolare e dall’auto si è diretto a piedi verso il portoncino do un’abitazione in cui era entrato sempre con fare sospetto.
Gli agenti prima hanno accertato che il giovane non abitasse o fosse in qualche modo collegato a quell’edificio e poi hanno aspettato che scendesse.
Dopo circa un quarto d’ora è uscito ed è stato raggiunto dai poliziotti. Era chiaramente insofferente al controllo e visibilmente preoccupato. Ha raccontato di essere appena andato a far visita alla propria nonna, senza però riferire ulteriori informazioni. Durante la perquisizione è stato trovato in possesso di una tessera bancoposta intestata ad una donna, della somma di 657,75 euro in contanti e di un sacchetto contenente diversi gioielli.
Gli agenti hanno contattato la donna titolare del bancomat, un’anziana di 90 anni. La donna frastornata, ha confermato di averla consegnata ad un amico del figlio che era appena andato via, perché suo figlio aveva bisogno di soldi “per ritirare un pacco, in assenza dei quali sarebbe andato in prigione” come le era stato detto per telefono da una persona che si era spacciato per essere suo figlio e che gli aveva preannunciato l’arrivo di un amico per prendere i soldi. Lei aveva consegnato oro, bancomat e 90 euro in contanti.
La signora, accompagnata dal figlio vero che ovviamente non le aveva fatto alcuna telefonata, ha sporto denuncia e le sono stati riconsegnati i suoi beni. Il resto della somma è stato sequestrato.
Il giovane è stato arrestato per il reato di truffa pluriaggravata e trasferito in carcere a Grosseto. Il 2 ottobre il giudice del Tribunale di Grosseto ha convalidato l’arresto ed ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.