FOLLONICA – “I dati sul Nautibus, la navetta gratuita che durante i mesi di luglio e agosto ha portato in giro per la città cittadini e turisti nella fascia oraria 9-12 e 18-24, mostrano un grande apprezzamento”. A dichiararlo è il Comune di Follonica, che ha realizzato il servizio in collaborazione con Autolinee Toscane.
La navetta poteva trasportare fino a 30 passeggeri contemporaneamente e nel mese di luglio, dal lunedì al venerdì, sono salite in media 12 persone a tratta durante il giorno e 13 la sera. Il fine settimana di luglio, invece, la media si è alzata a 25 persone a tratta. Ad agosto il servizio è stato ancora più sfruttato, con un minimo di 22 passeggeri a tratta durante il giorno e di 26 durante la sera.
Il servizio è stato realizzato per garantire una mobilità sostenibile a favore della cittadinanza e del turismo durante il periodo estivo: l’obiettivo era permettere alle persone di lasciare la macchina nei parcheggi scambiatore per poi muoversi liberamente in centro utilizzando la navetta gratuita che passava ogni 30 minuti dalle varie fermate.
«L’obiettivo – commenta il sindaco Andrea Benini – è stato quello di incentivare gli spostamenti a bordo dei mezzi pubblici, offrendo soluzioni comode per tutte e tutti. Il bus è stato fortemente voluto soprattutto per disincentivare l’uso della macchina, contribuendo a una mobilità più snella all’interno del centro abitato di Follonica. Visto l’ampio utilizzo sappiamo che il servizio è stato apprezzato e questo ci fa sicuramente molto piacere».
«Quest’anno si è trattato di un progetto pilota – spiega l’assessora Mirjam Giorgieri – abbiamo ricevuto molti suggerimenti sul percorso del Nautibus e siamo sicuri che in futuro il servizio potrà essere ancora più efficiente e utile. Vorremmo ad esempio incrementare la fascia oraria serale, con una corsa in più per offrire un servizio anche a chi esce dal cinema o da chi cena nella tarda serata. Il Nautibus è una novità che aderisce a pieno al Pums, il Piano urbano per la mobilità sostenibile, che non ha come priorità la sola modulazione del traffico veicolare, ma la costruzione di un percorso trasparente e condiviso fin dall’inizio con la comunità cittadina, che abbia come obiettivi l’accessibilità, la gestione condivisa dei beni comuni, la vivibilità, il miglioramento della qualità della vita e la sostenibilità ambientale».