GROSSETO – Tre anni. Da qui al 2026. Tre anni che, se tutto andrà come deve andare, cambieranno il volto della città.
Tra pubblico e privato sono 30 gli interventi previsti sul comune di Grosseto, oltre 38 milioni di euro di finanziamento, oltre 4 milioni di cofinanziamento comunale, 12 milioni di cofinanziamento privato e ulteriori 20 milioni d’investimenti indiretti. Il tutto per una ricaduta stimata di oltre 100 milioni di euro complessivi. Questa mattina, nella sala del Consiglio comunale, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi, hanno illustrato i singoli interventi e il cronoprogramma che cambieranno la città, dalla scuola allo sport, dall’edilizia all’efficientamento energetico alla rigenerazione urbana.
I 38 milioni intanto sono quanto l’amministrazione riceverà come finanziamenti e sono suddivisi in più missioni tra cui, il più corposo, il Pinqua che prevede, tra le altre cose, la rigenerazione urbana che interesserà gli attuali uffici anagrafe con relativo abbattimento e ricostruzione.
“Ci siamo mossi – sottolineano sindaco e assessore – in un contesto delicato, che imponeva rapidità e grande impegno. Il Pnrr rappresenta un’opportunità molto importante per il nostro Paese e, nel locale, per la nostra terra. Ma le opportunità, così come nella vita, bisogna saperle cogliere. Per questo vogliamo ringraziare pubblicamente gli uffici comunali che hanno lavorato per ottenere questo risultato”.
Adesso servirà andare avanti spediti. “Grazie al Pnrr – proseguono Vivarelli Colonna e Ginanneschi – Grosseto si avvia verso un cambiamento radicale: saranno coinvolte scuole, centro storico, mobilità sostenibile, ambiente e molto altro. La nostra città avrà dunque un volto nuovo, rigenerato e riqualificato. Il capoluogo sarà più piacevole da vivere e diverrà anche più appetibile in chiave turistica. La tabella di marcia – concludono – è chiara e dovrà proseguire a gran ritmo, per arrivare al 2026 con tutti gli interventi ultimati”.
E allora vediamoli assieme questi interventi.
Partiamo dai bastioni delle Mura: i lavori alla la Cavallerizza (215 mila euro) sono in fase conclusiva e verranno inaugurati la prossima settimana. Si parla di abbattimento della barriere architettoniche e illuminazione. Lo spazio potrà essere usato come arena spettacoli permanente e già dalla prossima settimana sarà fruibile.
Su piazza della Palma e gli spazi limitrofi l’investimento è da un milione 210mila euro e siamo in fase di gara con aggiudicazione dei lavori a fine anno (come quasi tutti i progetti). Gli interventi riguarderanno la pavimentazione (anche questi lavori rientrano le Pinqua).
Il progetto più corposo (oltre 8 milioni) sarà la demolizione e ricostruzione dell’immobile di via Saffi (dove si trovano gli uffici comunali tra cui l’anagrafe). Qui verranno a piano terra gli uffici comunale e ai piani superiori nuove residenze sociali e appartamenti (con un appalto integrato che verrà realizzato da una ditta già individuata). Ovviamente, come già anticipato in passato, questo comporterà lo spostamento temporaneo degli uffici e ritorno a fine progetto almeno per alcuni.
Anche i lavori al Cassero rientrano nel Pinqua. 3 milioni e 120mila euro l’investimento per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento strutturale con il superamento dei problemi murari, di pavimentazione e copertura. L’intento è valorizzarlo e renderlo accessibile a tutti.
Altro intervento corposo (sempre del Pinqua) è l’ex area Peep di via de’ Barberi (2 milioni e 520mila euro più 32 milioni di euro per il recupero totale dell’area e la realizzazione di appartamenti Erp e Ers). Da troppo tempo tre scheletri di quelli che dovevano essere dei palazzi offrono ai più un’immagine di degrado proprio davanti alla Cittadella dello studente. Il Comune ha acquisito l’area. C’è una trattativa tra privati e amministrazione per consentire la rimodulazione della volumetria prevista. L’area è divisa in diecio lotti. Quattro già parzialmente costruiti. I privati che hanno concorso sono due. Da capire se sia il caso di costruire nell’area 100 abitazioni, visto che al momento, da un punto di vista della viabilità, “non ha sfogo”. La greenway (4 milioni e 380mila euro) potrebbe essere parzialmente una soluzione. Si tratta di una via, una ricucitura che unisce il centro storico all’argine dell’Ombrone per una mobilità leggera. Ulteriore soluzione potrebbe essere di realizzare una viabilità in fondo a via de’ barberi passando per gli orti ma le molte proprietà suddivise porterebbe ad allungare i tempi. Il Comune sta valutando di fare un tracciato alternativo su terreni di proprietà provinciale, o, infine, una viabilità che passi dietro i lotti edificati. .
Andrà valutato se le strutture realizzate siano sempre a norma (ad esempio se rispettino le norme sismiche)o se le geometrie siano sempre compatibili con i nuovi strumenti urbanistici e valutare la demolizione o il completamento e dunque l’utilizzo. Andrà anche capito se parte delle volumetrie possa essere costruita in altra zona.
Nella sezione della rigenerazione urbana rientrano invece il parco del Diversivo (2 milioni di euro) e i boschi urbani (500mila euro), oltre all’ex Garibaldi (2 milioni e 600mila euro).
Parco del diversivo e boschi urbani sono in fase avanzata. Alcune piante saranno a breve sostituite perché sono state piantate in un periodo non ottimale dell’anno visto il caldo di questa estate. In qualche caso sarà anche cambiata la tipologia di essenza. «Questo è un parco in divenire – afferma Riccardo Ginanneschi – l’idea iniziale è stata parzialmente ridimensionata per l’aumento dei costi. Sarà comunque un parco attrezzato con giochi, godibile e implementabile nel tempo».
Per l’ex Garibaldi i lavori sono stati affidati d una ditta grossetana, Laurìa, che ha già lavorato alla biblioteca Chelliana. Trattandosi di un immobile vincolato non tutte le ditte avevano le competenze per poter partecipare al bando. Al posto della parte crollata verrà costruito un auditorium esterno e la fine dei lavori è prevista per dicembre 2025.
Poi c’è la sezione scuola. Qui i progetti sono tre: via Montebianco, un nuovo asilo in via Statonia, e la mensa in via Giotto. Investimento totale 13 milioni e 211mila euro.
La scuola di via Montebianco verrà demolita e ricostruita totalmente. Il progetto esecutivo è già stato approvato. Questo è l’unico caso in cui il Comune non gestirà direttamente i lavori. I progettisti sono stati scelti dal ministero che selezionerà e comunicherà anche la ditta affidataria (investimento poco meno di 11mila euro). I lavori inizieranno a febbraio 2024.
In via Statonia invece sorgerà un asilo nuovo di zecca. Investimento da un milione e mezzo di euro e lavori che partiranno all’inizio del 2024.
Infine la nuova mensa per la scuola elementare di via Giotto. 722Mila euro. Una struttura adatta alla dimensione della scuola e le stanze attualmente usate come mensa torneranno alla didattica o come laboratori. Anche qui lavorerà una ditta locale.
Un milione di euro dal Pnrr andrà in tante piccole opere per messa in sicurezza, riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici pubblici, come la sostituzione della pompa di calore in Municipio.
Infine la sezione sport e inclusione: in via Quarzo, di fronte alla Castiglionese, verrà realizzato un impianto sportivo polivalente dedicato alle due ruote, dalle bici alle bmx allo skate. Il costo è di 2,5milioni di euro e la fine dei lavori è prevista per il 2025.
Per quanto riguarda la rendicontazione delle opere dal Pnrr è già arrivato un 10% di anticipo per le scuole (che equivale a circa un milione di euro) un milione e 250 euro sul Pinqua e 350mila euro sulle piccole opere oltre a 250mila euro per l’impiantistica sportiva.
Tutti i lavori dovranno essere completati entro il 2026.
Sotto le slide e i progetti uno per uno: