FOLLONICA – Festa all’Hotel Ausonia, in onore del 93enne follonichese Araldo Bugiani, con tanti invitati, familiari, amici, componenti del Club La Cinghialessa di Gavorrano e della Fondazione Noi del Golfo di Follonica. Il 23 settembre poesie, ricordi e affetti hanno caratterizzato la festa per il follonichese, giunto da Bologna, dove risiede.
Gli organizzatori hanno offerto ad Araldo: una targa con una sua immagine; una cornice con tanto di versi e foto di via Roma, dove è nato; un ricordo degli altri Bugiani e dei suoi amici d’infanzia; una emozionante e magistrale lettura dei suoi componimenti da parte della poetessa Giuseppina Scotti. Il Bugiani, a tratti commosso ma oltremodo contento, ha omaggiato gli invitati (una cinquantina) regalando due sue pubblicazioni: “Penna e Pennello” e “Pensieri Aforismi e Riflessioni”. Naturalmente ci sono stati applausi per tutti e, vista l’ora tardo pomeridiana, la proposta, ben accettata, di una passeggiata con la visita al Museo Magma.
“Araldo Bugiani – spiegano le associazioni – è nato nel 1930 all’inizio di via Roma lato mare, dove poi è nata anche la sorella, la maestra Maria Annunziata Bugiani Giovannetti. In Maremma, Arnaldo ha frequentato gli studi primari e secondari, si è poi laureato in Scienze biologiche all’università di Pavia. Prestigioso ricercatore biologico ha svolto inizialmente attività nel campo della difesa e cura delle piante realizzando brevetti e pubblicazioni scientifiche. Nell’arco della vita ha lavorato come dirigente di società multinazionali nel campo dei fitofarmaci per la cura e il benessere del mondo vegetale. Appassionato pittore, poeta e scrittore ha intercalato nei suoi ricordi, con grande affetto e nostalgia, la sua Follonica degli anni ’50 del secolo scorso. È sempre stato vicino alle due associazioni condividendone l’operato e scambiando con esse i suoi scritti: racconti, raccolte di poesie, aforismi e riflessioni, ricordi, con i quali ha vinto e ha ricevuto menzioni d’onore in numerosi premi nazionali e internazionali a cui ha partecipato. Un grande uomo di cultura, sempre attento agli affetti familiari e fine interprete dei valori esistenziali rivolti alla solidarietà, al bene e al rispetto del prossimo e dell’ambiente”.
“La proposta di premiare Araldo Bugiani (nato nel 1930 in via Roma a Follonica) è venuta a Franco e Francesca Balloni del Club La Cinghialessa di Gavorrano, che si sono adoperati per realizzare la festa all’ Hotel Ausonia, di Beppe Pierini, sua moglie Isa Lenzi e i figli Chiara, Roberto ed Alessandro – dichiara Rino Magagnini della Fondazione Noi del golfo -. Il Pierini è andato in classe con Araldo alle scuole elementari di via B. Buozzi e la loro amicizia si è mantenuta nel tempo, fino ad oggi. Il sottoscritto, della Fondazione Noi del Golfo di Follonica, ha accettato di buon grado di sostenere l’iniziativa per la consolidata frequentazione con Araldo, la moglie Deanna i figli Riccardo, Mario e Patrizia con le sue figlie Matilde e Beatrice (qui presenti). La frequentazione più lunga è, comunque quella con la sorella di Araldo, Maria Annunziata Bugiani e suo figlio Guido Mario Giovannetti”.
“Un altro motivo sono i risvolti che legano nel tempo i suoi numerosi parenti alla crescita sociale, intellettuale e artistica, artigianale e democratica della città del Golfo. Sono quest’ultime affermazioni forti ed impegnative delle quali ho avuto consapevolezza sia durante le mie ricerche storiche locali, sia quelle di prima mano quale testimonio diretto. La celebrazione di Araldo, insomma, vuol anche significare un segno, una menzione positiva e un ringraziamento verso altri esponenti della famiglia, apprezzata dai follonichesi. Del resto a suo cugino Arrigo Bugiani, impiegato nella storica fabbrica metallurgica follonichese, scrittore a livello nazionale, tipografo, autore ed editore dei Libretti di Mal’aria (oltre 500), è stata intestata, proprio la scuola media nell’Ilva. In quel luogo alla ottocentesca Torre dell’Orologio è nato e cresciuto il figlio di Arrigo il dottor Orso Bugiani (oggi a Milano), scienziato di fama europea e direttore scientifico dell’Istituto Neurologico milanese Carlo Besta”.
“Sempre in questo storico opificio siderurgico, di fusione e trasformazione del minerale ematico dell’isola Elba in ferro e ghisa, ha svolto il suo estro di intagliatore – scultore del legno, capo dei modellisti della fonderia Bulmo Bugiani, il babbo di Carla. In città hanno operato il cavalier Renzo Bugiani e i suoi figli Bruno, Oriana, Anna e Gina (impegnata nel Carnevale e nella rievocazione in costume ottocentesco – Follos). Gino Bugiani e Agostina Vanni, genitori di Bruna Bugiani la mamma di Luciano (appassionato fotografo) e Laura Mosca (ottima pittrice e protagonista della scuola di cartapesta carnevalesca). Aldo Bugiani con i figli Lucia, Cristina, Marco e Daniele (costruttore di carri allegorici e vicepresidente del rione Centro). I giornalisti de Il Tirreno, oggi scomparsi, Luciano (impegnato nella lotta di liberazione dal nazifascismo e poi in fonderia) e il figlio il bravo, serio e corretto dottor Rodolfo. A questa panoramica di alcune antiche genie costiere aggiungiamo amici d’infanzia di Araldo, Diano Petri, Ivo Rossi. Ferdinando Pieracci (creatore a Follonica negli anni ’30, dell’industria Meccanica Pieracci, oggi a Fornacette), Lidio Donati della “banda di via Giacomelli”, Il Gesi che “con la sua barca Miranda” gareggiava con la “Tana” quella di Bulmo Bugiani, entrambe costruite a mano. Riccardo Pagni (oggi nel Mugello), Celestino Marroni e Martignetti i tre con cui Araldo fondò, subito dopo l’ultima guerra mondiale la sezione locale (una delle prime in Italia) del Movimento Federativo Europeo di Altiero Spinelli. La maestra elementare Diva Duccini, Noemi Puggelli Savona già residente nelle abitazioni dell’Ilva, Carla Pagni, organizzatrice del Cif (Centro Italiano Femminile) e titolare della storica gelateria cittadina, e Mario Mariotti ex proprietario dell’indimenticato Cinema Teatro Tirreno”.