GROSSETO – «Il familismo è la cifra politica del centrodestra nazionale come di quello locale e a entrambi i livelli non si riesce a cogliere sul piano culturale l’inopportunità politica di coinvolgere propri parenti nell’attività di governo, tanto più quando questo comporta anche benefit economici» a parlare il gruppo consiliare del Comune di Grosseto del Pd.
«Per questo motivo sinceramente siamo sobbalzati leggendo la delibera di giunta comunale numero 370 del 14 settembre scorso. Atto con il quale il Comune di Grosseto dà l’incarico alla Asd Crossfit “Umbertozzo” di organizzare il “Fit Festival Sport & More”, che si svolgerà sia nel centro storico cittadino che all’hotel Fattoria La Principina».
«Nulla di particolare – prosegue il Pd -, se non fosse per il fatto che la titolare della Asd Crossfit “Umbertozzo” è la signora Antea Longo, moglie del consigliere comunale Andrea Vasellini, capogruppo in consiglio comunale della lista Vivarelli Colonna sindaco; che la manifestazione prevede due giorni di workshop e incontri presso l’hotel fattoria la Principina, fra i cui proprietari ci sono i genitori della signora Longo; che il Comune finanzierà la manifestazione con un contributo di 10mila e con utilità e vantaggi economici per altri 1.230 euro (suolo pubblico, transenne etc)».
«Fra le altre cose, a questo punto, capiamo anche il motivo per cui alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione c’era anche un apparente intruso, il consigliere comunale Andrea Vasellini, che evidentemente era lì in qualità di marito» prosegue la nota.
«Ci chiediamo in definitiva se le altre decine di società sportive dilettantistiche che a Grosseto operano nel settore del fitness – continua il Pd -, abbiano avuto la stessa opportunità di presentare progetti simili senza avere un referente privilegiato all’interno dell’amministrazione comunale».
«Allo stesso tempo rimaniamo stupiti dell’approccio sfacciatamente familistico alla gestione della cosa pubblica e di come non si avverta l’esigenza di tenere separato per opportunità politica il proprio ruolo di amministratore pubblico rispetto alla vocazione imprenditoriale della propria famiglia, come fa il consigliere Vasellini».
«Peraltro, sostenuto dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sempre entusiasta nei confronti del proprio pupillo dichiarato. È a nostro parere particolarmente grave, infine, il fatto che nessuno nella maggioranza abbia avvertito il cortocircuito etico cui andava incontro con questa operazione il Comune di Grosseto, anche se non possiamo non notare il fatto che, stranamente rispetto al solito, alla conferenza stampa non era presente la consueta schiera di assessori».
«Al consigliere Vasellini raccomandiamo caldamente di dimettersi dal suo ruolo dimostrando dignità istituzionale, pur essendo consapevoli che parliamo una lingua che “non” è in grado di comprendere».