ISOLA DEL GIGLIO – La viticoltura eroica, quella fatta in condizioni estreme, magari con piccole quantità di prodotti, ma di elevata qualità, sarà protagonista di un convegno che si terrà il 30 settembre alle 15.30 all’Isola del Giglio, organizzata dal Comune all’Hotel Monticello in collaborazione con la Pro Loco.
«La nostra Isola – commenta l’assessore all’agricoltura Walter Rossi– ha da sempre una vocazione agricola che, in questi anni, è stata recuperata e valorizzata. Una testimonianza di questa attività sono i terrazzamenti che la caratterizzano e che oggi tornano a veder sorgere le produzioni grazie ad imprenditori, in alcuni casi giovani, che qui hanno deciso di investire. Il convegno rappresenta una tappa importante che fa anche il punto sulla politica agricola che durante questo mandato e nei precedenti abbiamo portato avanti e che sta dando, è il caso di dirlo, il suoi frutti».
Molti addetti ai lavori tra i relatori. Il professor Mauro Agnoletti, titolare della cattedra Unesco all’Università di Firenze, Emanuela Panke, presidente di Iter Vinis che patrocina l’iniziativa, Milena Sanna, direttore provinciale di Coldiretti, Angelo Gentili di Legambiente, Massimo Bernacchini di Slow Food Toscana, Elisabetta Giudrinetti presidente toscano de ‘I borghi più belli d’Italia’, Walter Battè, viticoltore delle Cinque Terre. Con loro ci saranno i vignaioli dell’Isola del Giglio, insieme all’assessore all’agricoltura Walter Rossi che modererà l’evento.
«Quella del vino è una tradizione dell’Isola del Giglio – afferma Rossi- che non si è mai persa, ma che oggi torna con forza sotto forma di impresa moderna, con prodotti di grande qualità che ci stanno facendo conoscere nel mondo. Questo porta al recupero di numerosi terreni. Si tratta di un’agricoltura, e dunque di una viticoltura, eroica per la posizione di molti terreni e per le difficoltà che sorgono dall’essere su un’Isola, ma questi sono anche i punti di forza di un prodotto unico, che sta riscuotendo successo in chi viene a visitarci e nelle esportazioni. La nostra amministrazione si è impegnata molto su questo fronte, andando a recuperare le nostre tradizioni, ma anche cercando di mettere gli imprenditori nelle migliori condizioni per poter ottenere contributi, come l’essere riusciti a far inserire il Giglio tra le ‘zone disagiate’».
Un percorso che non deve fermarsi qui. «Crediamo che questo sia solo un nuovo punto di partenza – afferma l’assessore Rossi- ma nel futuro sono convinto che l’agricoltura possa tornare ad essere un’attività su cui investire e per permettere ai nostri giovani di rimanere a vivere in questa perla del Tirreno».