GROSSETO – Il 26 settembre è la Giornata mondiale degli amanti dei cani e l’Asl Toscana Sud est presenta un’iniziativa per festeggiarla. Infatti, tra i tanti ambiti in cui il legame tra questi animali e gli esseri umani è stretto, c’è sicuramente quello della cura. E nel concetto di cura rientra la prevenzione.
Il servizio Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare del dipartimento di Prevenzione, diretto dal dottor Giorgio Briganti, ha realizzato e sta distribuendo sul territorio la brochure “Leishmania. Proteggi la salute del tuo cane per proteggere anche la tua!”, con tutte le possibili azioni per evitare l’insorgenza e trattare in maniera adeguata la Leishmaniosi. Diffusa da piccoli insetti chiamati flebotomi, è una patologia che comporta dimagrimento, diradamento del pelo, perdita di sangue dal naso, dermatiti con forfora e ulcere. Questa malattia può essere trasmessa dal cane all’uomo.
«È estremamente importante impedire che i cani siano punti dai flebotomi – afferma Briganti -. A tal proposito è bene ricordare l’avversione che questi insetti nutrono per la luce. Per limitarne l’azione, l’ideale è areare quotidianamente i locali di ricovero, esponendoli quanto più possibile ai raggi del sole. Tenendo presente che il flebotomo è attivo nelle stagioni calde e soprattutto nelle ore crepuscolari della giornata, un primo accorgimento è quello di limitare le uscite dei propri cani in queste ore e di ricorrere ad antiparassitari repellenti topici. D’estate sarebbe importante far dormire il cane in casa durante le ore notturne, applicando zanzariere a maglia fitta alle finestre; oppure possono essere posizionati anti zanzare elettrici in prossimità della cuccia. Inoltre, è fondamentale sottoporre il cane a periodici trattamenti antiparassitari: l’utilizzo di collari, pipette con spray a base di piretroidi proteggono dalla puntura di insetto».
Ma il rapporto di cura è reciproco perchè anche i cani hanno capacità “curative”, basti pensare alla Pet therapy, entrata ormai a far parte della terapia in senso ampio in molte strutture della Sud est. Negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, luoghi in cui le persone sono lontane dall’affetto dei propri cari, la presenza di un animale agisce come un sorta di proiezione verso l’esterno, oltre le mura della struttura di cura, favorisce un sentimento di serenità e offre argomenti di conversazione stimolando la comunicazione e le relazioni sociali. Anche pochi minuti trascorsi con un animale da compagnia abbassano il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, mentre aumenta la serotonina, che regola il benessere e l’ossitocina, che governa il comportamento. Allo stesso tempo, la Pet therapy genera un incremento delle quantità di ormoni e neurotrasmettitori che determinano emozioni positive (endorfine e dopamina), portando a un miglioramento dell’umore. Questi sono solo due esempi della reciprocità della cura tra uomo e cane, molti altri potrebbero essere portati all’attenzione. L’Asl Toscana Sud est ribadisce il proprio impegno a continuare a tutelare e valorizzare questo prezioso rapporto.