MONTE ARGENTARIO – Continua anche all’inizio dell’autunno all’Argentario la sfilata di yacht appartenenti a famosi armatori. Da qualche giorno è ormeggiato allo storico molo della Pilarella di Porto Santo Stefano “Altair”.
Si tratta di una nave da diporto di 59 nove metri e appartiene a Diego Della Valle, co-fondatore del marchio di pelletteria di alta qualità, con scarpe, borse e accessori conosciute in tutto il mondo.
«Altair è un motoryacht custom costruito nel 1974 dal rinomato cantiere Amels con il nome Cargill – racconta il comandante di Artemare Club Daniele Busetto -. Il suo elegante aspetto proviene dalla creatività di Sam Sorgiovanni Designs, gli interni sono opera di Jon Bannenberg, con alloggi confortevoli per dodici ospiti. È alimentato da tre diesel-elettrici Motori Paxman e arriva ad una velocità di crociera di undici nodi. Amels Yachts è un costruttore di yacht di lusso con sede nei Paesi Bassi fondata nel 1918, specializzata nella costruzione di importanti yacht a motore di lusso su misura di dimensioni comprese tra 50 e oltre 180 piedi di lunghezza».
«Gli approdi del promontorio sono luoghi di mare famosi con 150 anni di storia di yachting internazionale e pertanto tra i più antichi del Mediterraneo. Hanno visto ormeggiare panfili di re e regine e le più famose barche storiche, dall’Elettra di Guglielmo Marconi ad “A” il più grande yacht a vela del mondo e di recente il nuovissimo mega yacht di Steven Spielberg. Le acque del promontorio sono state solcate dalla fine dell’Ottocento da Enrico Alberto d’Albertis a bordo del Violante e del Corsaro, i suoi due cutter fino alle imbarcazioni dei più grandi esponenti della vela mondiale tra i quali German Frers, Dennis Conner, Doug Peterson e Olin Stephens – conclude Busetto -. Da qualche anno inoltre i suoi porti e il mare circostante è luogo di sosta di numerose navi da crociera, pertanto rinnova ancora il consiglio all’amministrazione comunale in carica di avvalersi per il settore della “Nautica e della Portualità” di professionisti titolati e competenti, riconosciuti almeno a livello nazionale e seguire il galateo relativo all’accoglienza come gli altri famosi porti internazionali».