FOLLONICA – «Ha visto il lupo portar via la preda. L’ha rincorso senza riuscire a raggiungerlo» a raccontare la cosa è Mirella Pastorelli presidente del comitato Pastori d’Italia.
«Ieri mi ha chiamato Cristian Falini disperato dinanzi allo scempio al quale ha assistito presso il podere Sant’Emilio a Follonica. Aveva rincorso il predatore che sotto i suoi occhi aveva portato via una capra nana di 5 mesi nata ad aprile. Cristian in mezzo alla disperazione ha raccontato che giovedì il lupo gli ha predato un agnello di 4 messi e ieri alle ore 17 sotto i suoi occhi gli ha portato via una capra nana».
«Uno spettacolo che ha messo a dura prova l’allevatore, il quale nonostante abbia rincorso il predatore, sia lui che i suoi cani non sono riusciti a raggiungerlo e togliere la povera bestia dallo scempio che l’attendeva. Il problema è sfuggito di mano. Il governo, la Comunità europea, ne parlano e disquisiscono su tale problematica, ma fino adesso nessuna soluzione seria e risolutiva è arrivata» prosegue Pastorelli.
«La von der Leyen parla di cambiare finalmente la rigida normativa della Direttiva Habitat e della Convenzione di Berna, ma tutto ciò deve essere cambiato in nome non del pony della borderline ma il nome di tutti gli animali che da anni sono stati decimati perché nessuno ha voluto rendersi conto delle dimensioni del problema».
«In un momento così critico non solo per l’Italia ma per l’intera Europa è l’ora di mettere in atto il contenimento perché è assurdo continuare a parlare di cani, reti e convivenza che hanno portato solo al collasso di un settore che ha fatto e continua a fare dell’Italia uno dei primi paesi al mondo per là produzioni di eccellenze».