GROSSETO – «Non è certo la prima volta che alcuni imprenditori, giustamente difensori della loro libertà di iniziativa, abbiano talvolta espresso posizioni critiche nei riguardi dell’analoga libertà di iniziativa di altre categorie economiche e ciò in contrasto con alcuni fondamentali principi sanciti nella Carta costituzionale» così Lamberto Londini presidente onorario della Confedilizia, parla dell’intervento di Confcommercio sugli affitti brevi.
«E’ questo purtroppo il caso di una parte dell’imprenditoria alberghiera che invoca misure liberticide nei riguardi della proprietà edilizia diffusa che, già pesantemente penalizzata da una fiscalità di natura patrimoniale e da un regime vincolistico in continua evoluzione, tenta di trarre una sia pur minima remunerazione del risparmio investito nella forma prescelta proprio dalla grande maggioranza degli italiani».
«Trattasi di una visione decisamente miope che non tiene in alcun conto degli interessi legati ad una politica del turismo nazionale che, sempre più condizionato da una concorrenza propria di un mondo ormai globalizzato, dovrebbe caratterizzarsi con un’offerta articolata in grado di soddisfare le più variegate scelte dei potenziali turisti e, nel contempo, coinvolgere territori nei quali non possono sussistere economicamente vere e proprie strutture alberghiere».
«Appare quindi del tutto insensato e controproducente proporre un’offerta turistica limitata alle strutture alberghiere e paraalberghiere alla quale non risultano, per i più vari motivi, interessati parti non trascurabili dei flussi turistici. Se il turista, a meno che si tratti di un minus habens, preferisce alloggiare, con un affitto più o meno breve, in una casa privata, ancorché priva dei confort propri delle strutture alberghiere, una ragione dovrà pur esserci. Se pretendiamo di imporgli una scelta a lui non gradita, è molto probabile che prenda in considerazione una diversa destinazione sia nazionale che estera; le possibilità, sotto questo aspetto, non mancano» prosegue Londini.
«Per quanto più direttamente ci riguarda, pur considerando le particolari attrattive del nostro territorio (fra l’altro evidenziate nel bel servizio pubblicato a pag. 17 de il Sole 24 Ore di domenica 17 settembre) dovrebbe sembrare a tutti improponibile il messaggio: “Caro Turista, la Maremma è pronta ad accogliere te e la tua famiglia, purché tu scelga di alloggiare, anche per un breve periodo, in una delle tante ns. strutture alberghiere.” Sorprende il fatto che queste riflessioni, per quanto elementari, risultino spesso avulse proprio dalla mentalità di alcuni imprenditori e non soltanto di quelli alberghieri che, nella loro tipica funzione, più che pensare alla dimensione e qualità dei loro servizi, dovrebbero analizzare e capire i desideri e bisogni della loro clientela effettiva e potenziale».
«In conclusione solo una offerta turistica varia ed articolata (anche con i cosiddetti affitti brevi) appare in grado di attrarre flussi adeguati nel tempo ed estesi all’intero territorio con evidenti benefici economici e sociali» conclude la nota di Confedilizia.