GAVORRANO – Sono stati i donatori i veri protagonisti della giornata di ieri, 17 settembre, in cui si sono celebrati i 55 anni dell’Avis Gavorrano – Scarlino con una cerimonia che si è svolta nel centro congressi degli ex Bagnetti, proprio il luogo in cui il 21 marzo 1968 un gruppo di minatori fondò la sezione.
La giornata è iniziata con la posa di una corona di fiori ai monumenti dei caduti sul lavoro di Gavorrano. In seguito circa 160 persone hanno partecipato, in una sala gremita, alle celebrazioni che si sono aperti con un minuto di silenzio per i donatori scomparsi.
A moderare la giornata il presidente Avis Gavorrano Scarlino, Alessandro Ciacci. Presenti anche il sindaco di Scarlino, Francesca Travison; l’assessore di Gavorrano, Massimo Borghi; il presidente provinciale Avis, Carlo Sestini e Igli Zannerini in rappresentanza dell’Avis regionale. Tutti hanno ricordato la grande importanza della donazione di sangue.
«Dopo cinque anni dall’ultima volta – ha detto Ciacci – e dopo la pandemia torniamo a mettere al centro della giornata tutti i nostri donatori premiandole con le benemerenze dall’altissimo valore simbolico di fronte alle autorità per tutto ciò che periodicamente fanno, senza mai chiedere nulla in cambio, e aiutando tutti coloro che ne possono avere bisogno attraverso quel gesto semplice, ma di una grandezza incommensurabile che è la donazione del sangue».
«Gavorrano e Scarlino – ha aggiunto il presidente – sommati hanno una popolazione dai 18 ai 70 anni di circa 8mila persone mentre i donatori sono circa 720. La percentuale di donatori di sangue è quindi di circa 9%, quasi il doppio della media toscana, nonostante il calo demografico e le difficoltà lavorative che portano molti a scegliere di andarsene».
La “Giornata del donatore” si è conclusa con il tradizionale pranzo sociale agli impianti della sagra di Bivio Ravi a cui hanno partecipato 300 persone.