GROSSETO – In un Paese sempre più anziano e dove la sanità pubblica subisce continui tagli al budget, è chiaro che servizi come quello dell’assistenza privata domiciliare siano fra i più richiesti e, in futuro, lo saranno ancora di più.
Pur essendo previsti alcuni livelli di assistenza medica a domicilio forniti dallo Stato, in realtà questi non sembrano (sono) affatto sufficienti a coprire la richiesta e le innumerevoli casistiche attuali.
Specie per chi segue una persona cara anziana o affetta da patologie che necessitano di cure costanti, le concessioni attuali e le agevolazioni del caso – come i permessi 104, non sono abbastanza.
Occorre personale esperto per far fronte a specifiche situazioni, operatori che sappiano gestire appieno un servizio di cure mediche a domicilio per pazienti cronici, fornendo un assist decisivo alle famiglie.
Perché è importante l’assistenza domiciliare privata
In un quadro sociale del genere, è chiara l’importanza che acquisti l’assistenza privata domiciliare, sia in relazione a figure di semplici operatori sanitari (infermieri ed OSS), che per ciò che concerne le visite specialistiche.
La possibilità di potersi curare direttamente a casa propria, anziché in una struttura medica, consente al paziente di vivere serenamente la propria terapia e/o la propria condizione critica di salute.
Restando a casa, il paziente è certamente più collaborativo e l’operatore può entrare in contatto con gli spazi e le persone che ogni giorno vive il soggetto, effettuando un controllo ed un’analisi a 360° che, diversamente, non sarebbe possibile.
Così può fornire un quadro più chiaro e preciso ad eventuali medici specialistici, che seguono il paziente. Nonché consigliare al meglio i caregiver circa le buone prassi da adottare per la gestione del soggetto.
Quando è da preferire
L’assistenza privata domiciliare è da preferire in tutti quei casi in cui vi sia un paziente fragile, ovvero affetto da patologie croniche di tipo fisico, psicologico o psichiatrico, che rendano difficile uno spostamento presso una struttura medica.
Può fungere da sostegno agli appuntamenti assistenziali garantiti dal SSN oppure essere l’unica forma scelta.
Di sicuro, l’assistenza medica a domicilio è consigliata in tutti i casi in cui vi sia:
- Necessità di cure personalizzate continue: in tal modo, il soggetto può curarsi senza saltare appuntamenti e/o sedute mediche importanti, consentendo all’operatore sanitario di effettuare dei check up costanti che verranno – laddove vi sia la necessità – comunicati al medico curante
- Minimizzare rischi e stress per il paziente: per alcuni soggetti, anche solo il pensiero di dover uscire di casa può rappresentare una fonte di stress importante, così come il fatto di dover lasciare uno spazio “protetto” come quello di casa propria. Allo stesso modo, c’è da considerare il rischio intrinseco che un normale spostamento comporta, dallo stato di agitazione fino ad arrivare ad una caduta accidentale o ad un’infezione da virus
- Autonomia e supporto familiare: anche se non attivi all’esterno della propria abitazione, in realtà molti soggetti fragili hanno un’autonomia personale all’interno della casa. Con l’assistenza privata domiciliare si va anche a promuovere tale autonomia, consentendo al paziente di interfacciarsi in maniera più tranquilla con l’operatore, spesso addirittura senza l’assist di un caregiver. Poi, ci sono alcuni tipi di terapie, che vanno proprio a migliorare l’autonomia fisica del paziente, come quelle fisioterapiche. È altresì molto importante sottolineare che attraverso le cure mediche a domicilio per pazienti cronici e non, l’operatore può assicurare un supporto familiare decisivo, indicando la prassi più giusta da adottare per gestire al meglio il soggetto, dall’igiene quotidiana allo svolgimento di piccoli esercizi di rieducazione fisica, fino ad arrivare ai consigli su come organizzare e somministrare la terapia farmacologica
A questi punti, ne va sicuramente aggiunto un altro che non riguarda necessariamente i soggetti fragili, ma chiunque.
Infatti, non è insolito che a richiedere una visita medica a domicilio sia anche chi predilige la privacy della propria abitazione o chi necessita di un controllo in tempi brevissimi, certamente non facili da riscontrare in una struttura sanitaria.
In tal senso, agenzie private di servizi sanitari come www.sanigest.org consentono di prenotare l’assistenza domiciliare o le visite mediche specialistiche direttamente online, scegliendo in autonomia data e fascia oraria di preferenza.
Capita così, che il servizio sia espletato anche a poche ore dalla prenotazione: un vantaggio indiscutibile per i pazienti.
Cosa prendere in considerazione per scegliere l’assistenza domiciliare privata perfetta
Con l’aumento della domanda, nel tempo sono sorti numerosi fornitori di servizi legati all’assistenza privata domiciliare.
I fattori da prendere in considerazione sono numerosi e tutti ugualmente importanti.
Proviamo a fare un sunto completo.
1. Attività capillare anche nella propria zona di residenza
Sembra banale, ma non lo è.
Pertanto è sempre bene assicurarsi che il fornitore offra quel preciso servizio anche nella propria zona di residenza.
In alcuni casi, specie se si vive fuori dai grandi centri, è (deve essere) possibile richiedere eventuali preventivi per capire i costi dell’assistenza privata domiciliare o di una visita medica.
2. Staff di professionisti certificati
Anche se non sempre è possibile conoscere il nome del medico o dell’operatore sanitario, che effettua il servizio, di sicuro nessuna agenzia privata assumerebbe mai un professionista non certificato.
Tuttavia, è un diritto del paziente chiedere ulteriori ragguagli circa il personale: se questo per te è importante e ti fa sentire più sicuro, non avere remore a farlo.
3. Servizi disponibili
In base allo staff e alla dotazione strumentale in proprio possesso, i fornitori possono offrire solo determinati servizi.
Dunque, è sempre bene considerare non solo che sia presente un servizio di assistenza privata domiciliare, ma che questo possa essere eventualmente affiancato da interventi affini, spesso necessari quando si parla di casi più complessi e/o di pazienti fragili.
4. Flessibilità oraria e tempestività di intervento
Come dicevamo in precedenza, la possibilità di scegliere data e fascia oraria di preferenza, così come è consentito da Sanigest.org, è fondamentale.
Si tratta di una questione organizzativa che riguarda non solo le esigenze del paziente, ma anche dei familiari, specie nei casi in cui – per volontà o bisogno – si voglia essere presenti.
Inoltre, la tempestività risulta decisiva per orientare la scelta verso l’uno o l’altro fornitore.
5. Costi e modalità di pagamento in chiaro
Sui costi dell’assistenza medica a domicilio possono esserci non poche situazioni critiche.
È sempre bene assicurarsi che i prezzi siano in chiaro o comunque regolarizzati da un preventivo, così da evitare brutte sorprese.
Allo stesso modo, è necessario assicurarsi che anche le modalità di pagamento siano in evidenza, poiché potrebbe non esserci quella di tuo interesse, fra le disponibili.
6. Possibilità di richiedere servizi integrativi e/o preventivi personalizzati
È l’ultimo dei consigli che ti diamo in merito alla scelta del fornitore ideale per l’assistenza privata domiciliare, già in parte intuibile dalle precisazioni precedenti.
Per i soggetti che hanno particolari esigenze e per chi vive in zone più isolate, è sempre bene avere la possibilità di richiedere servizi e preventivi personalizzati.
Solo così si potrà avere la certezza dei costi totali del servizio, sia per non avere brutte sorprese al momento del pagamento, che per confrontare più fornitori fra loro.
Assistenza medica a domicilio: le statistiche
Secondo un’analisi promossa da Italia Longeva, la rete nazionale sull’invecchiamento e la longevità attiva, riportata su Quotidiano Sanità, entro il 2030 saranno circa 8 milioni gli anziani con almeno una malattia cronica grave, dei quali 5 milioni potenzialmente disabili.
Dai dati raccolti, si evince che, attualmente, solo 3 over 60 su 100 possono godere dell’assistenza domiciliare pubblica, condizione aggravata da una complessa disomogeneità territoriale.
Sempre secondo lo studio, la condizione ideale sarebbe integrare l’assistenza domiciliare privata con quella pubblica, evitando l’ospedalizzazione che ha costi altissimi per il SSN, sia in termini economici, che di gestione delle risorse.