GROSSETO – Gli anni ’60 tornano a Grosseto con la Città visibile e la Notte della cultura 2023. La manifestazione d’arte e animazione culturale promossa dal Polo Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, in co-organizzazione con il Comune di Grosseto, in collaborazione con l’istituzione Le Mura, la Pro Loco di Grosseto e il contributo della Fondazione CR Firenze, è arrivata alla sua quattordicesima edizione. Da venerdì 15 a domenica 24 settembre la città di Grosseto sarà animata da decine di iniziative culturali dedicate alla “rivoluzione della modernità” che ebbe origine negli anni Sessanta. Dieci giorni di eventi, e due aspetti importanti: la location della Notte della cultura, che torna ad essere il centro storico, e il rientro, sempre in quell’occasione, del Passaporto dell’arte, un gioco che mette in palio abbonamenti, corsi e molto altro ancora.
I nuclei principali della rassegna, come sempre, sono due: la mostra in Clarisse e la Notte della cultura, alla sua undicesima edizione.
L’esposizione in Clarisse, realizzata con le opere di tutti i cittadini che hanno voluto aderire a un bando pubblico, sarà dedicata agli anni Sessanta a Grosseto e sarà suddivisa in varie sezioni. Per l’ambito dell’arte ci saranno le opere d’avanguardia di Gastone Novelli, le opere astratte di Ettore Sordini e un dipinto degli Equipo Realidad, che esposero in quegli anni a Grosseto.
La sezione fotografica vedrà l’esposizione delle immagini degli archivi BF e Gori e una serie di cartoline provenienti dalla collezione privata di Vladimiro Capecchi.
E non solo: ci saranno anche libri di autori locali pubblicati sempre negli anni Sessanta – sezione curata dalla Biblioteca Chelliana – filmati d’epoca (come “La mia città”, “1964”, di “Gianni Bernardini”) grazie alla collaborazione con l’associazione Kansassity, manifesti cinematografici (Collezione Mirko Guerrieri) e uno spazio dedicato agli arredi e agli indumenti con le opere prestate da Francesca Garofalo.
La Notte visibile della Cultura è in programma sabato 23 settembre e tornerà, dopo la tappa sulle Mura, ad animare il centro storico. Le strade e le piazze saranno location di decine di iniziative culturali, con musica, arte, teatro, sport.
Eccone alcune: nel Giardino dell’archeologia ci sarà uno spettacolo di luci e musica anni ’60 a cura di Cantiere Quattro, nella sede della Pro Loco andrà in scena uno spettacolo teatrale di Giacomo Moscato, e piazza Indipendenza sarà animata da una manifestazione di street art e sport sociale (baskin). Nel Giardino del Museo di storia naturale della Maremma, Teatro Studio presenterà una performance teatrale, narrativa e immersiva, nel Duomo si potrà assistere all’esibizione della corale Puccini mentre nelle sedi del Cassero senese e di Agaf ci sarà una retrospettiva dedicata al pittore Bruno Dominici. E ancora visite guidate, installazioni d’arte e mostre “open air”.
Tornerà per l’edizione 2023 il “Passaporto dell’arte” che permetterà, visitando gratuitamente e timbrando le “dogane dell’arte” – cioè i tre musei cittadini, Polo Le Clarisse, Museo di storia naturale della Maremma e Maam-Museo archeologico e d’arte della Maremma – di poter vincere
importanti premi culturali come corsi di musica all’istituto Giannetti, abbonamenti teatrali e tessere socio di Fondazione Grosseto Cultura.
«La Città visibile della cultura – commentano il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura Luca Agresti – è ormai una tradizione per Grosseto e come ogni anno sarà una grande festa per tutta la comunità grossetana. La scelta di offrire ingressi gratuiti a tutti i luoghi della cultura, durante l’evento clou della Notte visibile, testimonia la forte volontà degli organizzatori di promuovere una forma di cultura inclusiva, accessibile e che accolga il grande pubblico. La città ha da sempre risposto positivamente all’iniziativa e siamo certi che anche quest’anno saprà farlo nel migliore dei modi. Il nostro compito più importante, come amministratori, è quello di dare opportunità alle nuove generazioni, offrendo ai genitori occasioni di suscitare e condividere lo stupore e la meraviglia nei propri ragazzi riconoscendone il valore per il loro sviluppo e l’importanza di coltivarli. In questo senso, quest’iniziativa rappresenta l’occasione giusta per farlo».
«Dopo la mostra “I favolosi anni ’60 in Maremma – Nel segno di Ico Parisi”, promossa all’interno del programma espositivo di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi al Polo Clarisse, torniamo a celebrare un periodo storico che per la Maremma grossetana rappresentò un punto di svolta definitivo rispetto al passato – dichiarano Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura e Mauro Papa, direttore del Polo Le Clarisse –. In quegli anni la riforma fondiaria completò la trasformazione del paesaggio e la popolazione residente aumentò, accentuando il processo di immigrazione che vide crescere le realtà urbane. Culturalmente, il momento fu segnato dalla “Postilla” (1964) al “Lavoro culturale” (1957) di Luciano Bianciardi, nella quale venne evidenziata la rivoluzione portata, soprattutto sulla costa, dal fenomeno del nascente e dilagante turismo di massa. Grosseto vide l’urbanista e sociologo Gianfranco Elia diventare assessore alla Cultura e definire rapporti di collaborazione con il Museo nazionale d’arte moderna. Nel capoluogo aprirono le prime gallerie private d’arte contemporanea e arrivò Ico Parisi, architetto di fama nazionale, a progettare gli arredi per il nuovo e lussuoso Hotel Lorena. L’Argentario cominciò a essere frequentato assiduamente da artisti importanti (tra cui Mario Schifano) mentre a Saturnia si costruì una piccola dimora il celebre pittore Gastone Novelli e, vicino Punta Ala e a Roccamare, i più grandi architetti internazionali realizzarono ville per facoltosi committenti. La Maremma diventò terra di “buen retiro” per creativi e intellettuali: nel 1965 vi acquistò una casa Pietro Citati, il cui esempio fu seguito nel 1968 da Carlo Fruttero e nel 1972 da Italo Calvino, oggi sepolto a Castiglione della Pescaia. Qualche anno dopo arrivò in Maremma, abitando le “comuni” autogestite che sempre più si diffusero nel territorio rurale, anche Angelo Quattrocchi, autore nel 1968 del celebre “E quel maggio fu rivoluzione”. La Maremma diventò quindi una terra aperta e di crocevia, percorsa da artisti e intellettuali che portarono idee nuove e rivoluzionarie: una terra nuova e finalmente moderna».
«Si tratta di un’iniziativa strategica, intelligente, culturalmente elevata – afferma Francesco Gentili in rappresentanza di Banca Tema -. Gli anni 60 a Grosseto io li ho vissuti e credo che questo tema sia di buon auspicio. È stata un’epoca di grandi cambiamenti economici, sociali e culturali ed è un auspicio di crescita per i nostri concittadini».
«È un piacere e un onore per noi portare avanti questi percorsi e collaborare» precisa Alfonso De Pietro, consigliere Fondazione Cr Firenze.
«La nostra partecipazione alla Fondazione è motivata dal particolare apprezzamento per l’attività svolta in questi anni e dall’animazione culturale che il Comune di Grosseto ha messo in campo – afferma Alessandro Antichi socio della Fondazione Grosseto cultura con il proprio studio legale -. Finalmente la città è un luogo di grande effervescenza da un punto di vista delle iniziative, tanto che si fa fatica a scegliere. Io credo che, come soggetti imprenditoriali e professionali, sia nostro dovere restituire alla città quello che la città ci ha dato in termini di inserimento della vita sociale e culturale».
IL PROGRAMMA
Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito (eccetto gli eventi della rassegna Dune)
L’inaugurazione di Città visibile è in programma venerdì 15 settembre alle ore 18 al Polo culturale Le Clarisse (ingresso libero) con la mostra “Gli anni Sessanta a Grosseto. La rivoluzione della modernità” che sarà aperta al pubblico ad ingresso gratuito sabato 16 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23, domenica 17 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21, da martedì 19 a venerdì 22 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, sabato 23 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24 e domenica 24 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Info: 0564 488066.
Sabato 16 e domenica 17 settembre
Sabato 16 settembre: alle ore 21.00, a Principina a Mare (Lido Oasi): inaugurazione della rassegna “Dune – Arti Paesaggi Utopie – La rivoluzione”, campus creativo di arte nella natura, performance, musiche, foto, installazioni. Un progetto dell’Accademia Mutamenti a cura di Giorgio Zorcù Domenica 17 settembre: dalle 7 alle 23 (stessa location): presentazione dei lavori
Ingresso 5 euro. Info: 388 5850722, info@accademiamutamenti.it<
Martedì 19 settembre
Ore 16, Archivio di Stato di Grosseto
“La borghesia grossetana della seconda metà dell’800”
con Eloisa Azzaro, Antonio Cosimini, Tamara Gigli, Simona Pozzi
Mercoledì 20 settembre
Ore 18, Galleria d’Arte Pascucci, piazza Valeri
Inaugurazione della mostra di dipinti di Francesca Naso, “Mondi intermedi”
Giovedì 21 settembre
Ore 18, Polo culturale Le Clarisse, via Vinzaglio 27
Laura Parlanti presenta il libro “Patrizia 1965” di Francesco Serino
Venerdì 22 settembre
ore 18.00, Galleria d’Arte Ticci, via Gramsci
Visita guidata alla mostra “Dagli anni ’60 ad oggi: le opere moderne della Collezione Ticci”
Sabato 23 settembre
ore 18.00, piazza Baccarini
Inaugurazione dell’undicesima edizione della “Notte visibile della cultura”
Per info: 0564 488066-067-547; poloculturaleclarisse@gmail.com; clarissearte@fondazionegrossetocultura.it; www.clarissegrosseto.it, www.fondazionegrossetocultura.it.