GROSSETO – «Operazione inqualificabile» così Azione Grosseto (il partito che fa capo a Calenda) definisce la scelta «grottesca, miope e provocatoria, di utilizzare la sala del Consiglio Comunale di Grosseto come palcoscenico da cui esporre teorie ormai tristemente note alla nazione intera per i connotati fortemente omofobi e razzisti».
«Il generale Roberto Vannacci, colui che il 27 agosto scorso a Ceglie Messapica (Brindisi) ha annullato un’uscita pubblica con Salvini, Fitto e Tajani alla kermesse di Affari Italiani, per evitare strumentalizzazioni di carattere politico, oggi quella stessa opportunità la coglie in pieno, appoggiato dalla maggioranza politica del Comune di Grosseto e su diretto invito del leghista Gino Tornusciolo, già interprete locale dell’esperienza di Casa Pound a Principina a Mare».
«Si tratta della solita operazione inqualificabile, un atto di prepotenza istituzionale del quale non solo è responsabile l’intera maggioranza comunale ma in particolar modo il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che sembra non voglia perdere occasione per salire alla ribalta delle cronache nazionali, come quando associò il volto della segreteria del Pd Elly Schlein a quella di un cavallo intento a nitrire. Modelli culturali in cui evidentemente la destra si ritrova. Per noi rappresentano solo l’ennesima pessima figura per la nostra città, ma si sa, una pessima figura tira l’altra, proprio come le ciliegie. Insomma, un evento chiaramente divisivo che rischia solo di esacerbare il rapporto fra amministrazione e cittadini».