MARRAKECH – «Eravamo al ristorante quando abbiamo avvertito la scossa e siamo fuggite anche grazie al ristoratore che ha urlato in inglese “outside, outside” e abbiamo abbandonato il locale».
Sono rientrate poche ore fa in Italia Alessandra Casini e Lidia Bai, direttore e presidente del Parco delle Colline Metallifere. Sabato notte si trovavano in Marocco, proprio a Marrakech dove alle 23,10, ora locale, un devastante terremoto ha colpito tutta la zona dell’Atlante. Una scossa di magnitudo 6,9 sulla scala Richter che ha avuto come epicentro proprio il territorio della città di Marrakech.
Casini e Bai si trovavano nel paese africano per la conferenza internazionale dei geoparchi Unesco e sabato sera, la sera del disastro, erano nella Medina di Marrakech, la parte più antica e anche quella che ha subito più danni dal terremoto.
«Ci siamo accorti subito della scossa – racconta Alessandra Casini – e siamo uscite dal ristorante che per fortuna non è crollato. Abbiamo percorso alcuni metri lungo una strada della Casba e poi ci siamo messe in una piazza per capire quello che potevamo fare. Era tutto macerie e polvere intorno».
Lidai Bai e Alessandra Casini, in rappresentanza del Parco delle Colline Metallifere erano arrivate in Marocco il 5 settembre e sarebbero poi ripartite il 9. Una scelta quella del rientro che ha così garantito il biglietto aereo per il rientro. «Se non avessimo avuto il viaggio già prenotato sarebbe stato impossibile rientrare così presto».
«Sabato sera – continua a raccontare Alessandra Casini, stanca dal viaggio e delle ore insonni – al termine dei lavori della seconda giornata della Conferenza Internazionale dei Geoparchi Unesco, dovevamo partecipare in programma ad un meeting con altri colleghi dei geoparchi mondiali aderenti al progetto GEOfood in un locale caratteristico e di antica struttura situano nel centro di Marrakech. Al termine dell’incontro mentre stavamo per uscire è cominciato un movimento ondulatorio veramente impressionante, per fortuna tutto il gruppo ha reagito subito e siamo usciti di corsa».
Dopo essersi messe in salvo direttore e presidente hanno cercato di raggiungere il loro hotel situato nella zona nuova della città. «Abbiamo passato la notte nella hall del nostro albergo tenendoci in contatto
con i vari colleghi che si trovavano in altri luoghi. per nostra fortuna avevamo già previsto la partenza oggi e attualmente siamo in aeroporto in attesa di imbarcarci. I colleghi stanno cercando di trovare voli di rientro con l’aiuto dell’unità di crisi. È stata una bruttissima esperienza, 30 secondi di puro terrore. Abbiamo visto la città vecchia piena di macerie».
Il volo di rientro da Marrakech è atterrato stanotte alle 2 a Pisa e per fortuna ha riportato a casa sane e salve Alessandra Casini e Lidia Bai.
«Non possiamo fare a meno di riflettere – dice ancora Casini – sul fatto che una delle missioni dei geoparchi è proprio quella di lavorare sulla prevenzione e conoscenza dei rischi geologici tra i quali il terremoto è uno dei più imprevedibili e sconvolgenti. E noi italiani lo sappiamo bene. Questa esperienza ci dà ancora più la consapevolezza che il progetto intrapreso dallo scorso anno dal nostro geoparco con l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per la diffusione della conoscenza dei terremoti e del loro monitoraggio sia assolutamente indispensabile».