AMIATA – “La stagione in arrivo porta importanti novità per l’Amiata, ma ci sono ancora temi da affrontare per sostenere lo sviluppo economico del territorio”.
A ricordarlo sono Cna e Confindustria Grosseto, che commentano positivamente due notizie degli ultimi giorni: la messa a bando da parte della Provincia di Grosseto dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza della strada del “Cipressino”, la Sp 64 in località Magliesi, nei pressi di Montegiovi, e l’importante finanziamento sul Pnrr ottenuto dal Comune di Arcidosso per la realizzazione del teleriscaldamento.
“Si tratta di due progetti – commentano Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto, e Giovanni Mascagni di Confindustria Grosseto – fondamentali per il sistema infrastrutturale dell’Amiata, che garantiranno una maggiore sicurezza nei collegamenti, da un lato e, ci auguriamo, un investimento che avrà importanti ricadute economiche per il territorio anche per risparmiare sui costi dell’energia per cittadini e imprese dall’altro”. La realizzazione del nuovo lotto per i lavori sulla strada provinciale 64 è fondamentale “… ma auspichiamo– continuano Cna e Confindustria Grosseto – che per la realizzazione dei lotti mancanti di questa infrastruttura, alla quale imprese ed enti locali tengono molto, venga mantenuta da parte dell’amministrazione provinciale una tabella di marcia molto serrata, in modo da arrivare in breve tempo alla progettazione e realizzazione anche dei tratti non ancora messi in sicurezza”.
Il progetto per il teleriscaldamento, ricordano Cna e Confindustria, “…rappresenta un’opportunità per l’economia amiatina, dato che le imprese del territorio avranno non solo la possibilità di risparmiare sui costi per l’energia termica e per uso sanitario, ma anche di partecipare alle gare di appalto per la realizzazione delle dorsali che permetteranno il collegamento tra la centrale di Bagnore 3, il capoluogo e alcune frazioni, a cui si aggiungono le operazioni successive per l’allacciamento e la manutenzione, che dovranno essere svolte da installatori e termoidraulici. Un’occasione, dunque, dal punto di vista energetico, ma anche economico”.
Accanto a questi due elementi va affrontata, però, la questione del piano strutturale e dei piani operativi: “C’è molta preoccupazione – sottolinea Renzo Mancini, presidente di zona Amiata per Cna – da parte di imprese edili, progettisti e proprietari di immobili, perché senza questi importanti strumenti, sono scattate le norme di salvaguardia e quindi, dall’autunno dello scorso anno, il blocco totale delle nuove realizzazioni edilizie. Sappiamo che alcuni enti locali devono ancora approvare osservazioni e controdeduzioni al piano strutturale intercomunale e questo impedisce all’Unione dei Comuni di convocare la commissione paesaggistica con la Regione Toscana”.
“Facciamo quindi un accorato appello – aggiungono Bramerini e Mascagni – ai Comuni affinché producano questi documenti, necessari per portare avanti l’iter, e consentire alle imprese di proseguire con i propri piani di investimento. Questa impasse, infatti, rappresenta un grave danno per l’economia di una zona che vive da tempo una situazione di sofferenza”.
Le nostre associazioni –concludono Bramerini e Mascagni -, che in questo ultimo periodo si sono trovate ad affrontare sul territorio problematiche di interesse comune, credono che sia fondamentale definire nuove strategie per rendere l’area dell’Amiata maggiormente competitiva, per chi oggi porta avanti le imprese con grandi difficoltà, e più attrattiva per chi potrebbe investire in nuove iniziative imprenditoriali. Questo può accadere solo continuando a potenziare le infrastrutture, ottimizzando l’energia geotermica disponibile, arrivando ad una completa e capillare diffusione della fibra ottica e sostenendo la crescita del capitale umano attraverso una costante attività di formazione rivolta sia ai lavoratori che ai giovani in cerca di occupazione”.