CIVITELLA PAGANICO – «Rane terrorizzate, tenute chiuse in una scodella e poi recuperate da terra man mano che tentano di scappare. Questo il presunto divertimento offerto dal Palio della Granocchia, organizzato da decenni la prima domenica di settembre a Civitella Paganico, in provincia di Grosseto». Così la Lav, associazione ambientalista e animalista, torna a criticare la tradizione del comune maremmano.
«Il Palio della granocchia – proseguono – consiste in una gara dove i concorrenti spingono a mano una carriola su cui sono poste alcune rane, allo scopo di raggiungere il traguardo, distante circa 300 metri dal punto di partenza. Durante il percorso, ogniqualvolta gli animali, spaventati dalla situazione, tentino di saltare per fuggire dalla carriola, è previsto che i concorrenti li raccolgano e li ripongano sulla stessa».
«La nostra diffida dello scorso anno aveva portato all’annullamento della gara, che si era invece svolta con l’utilizzo di rane non vive – afferma la Lav -. La Asl Toscana, infatti, aveva dichiarato parere contrario alla manifestazione, che non era in linea con i criteri di tutela degli animali e aveva evidenze di rischio e stress per le rane. Un tale trattamento può di per sé configurare il reato di maltrattamento di animali previsto dall’art. 544 ter del codice penale, che è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5 mila a 30 mila euro».
«In base alla Legge Regionale Toscana 59/2009, è infatti il Comune a dover autorizzare le manifestazioni con animali – dichiara la Lav -, ma solo previo parere favorevole della Asl di competenza. Eppure, quest’anno non è andata così e la l’associazione Pro Loco Paganico Aps ha avuto il consenso per organizzare e poi svolgere indisturbata il Palio con rane vive. Nell’ordinanza in cui il Comune concede l’autorizzazione, la n. 116 del 3 settembre 2023, si legge che la motivazione è “di ordine pubblico”. “Dato che una rilevante quantità di persone sono intervenute per assistere all’evento”, è scritto sul documento, il suo annullamento potrebbe creare “potenziali condizioni di affollamento e di rischi per la pubblica incolumità e la sicurezza urbana”. Una mossa preventiva, quindi, per assicurare le misure di pubblica sicurezza».
«Siamo pronti a sporgere denuncia contro coloro che hanno autorizzato e realizzato questo Palio – concludono dall’associazione -. Vogliamo che vengano presi provvedimenti concreti contro chi continua a maltrattare gli animali. Esistono modi alternativi di fare spettacolo che non prevedono l’utilizzo di animali vivi e quindi la loro sofferenza».