GROSSETO – Ammonta a oltre 92mila euro la cifra messa a disposizione dalla Regione Toscana per l’anno 2023 per le attività della Rete Grobac, delle biblioteche e degli archivi di Maremma e dell’Amiata. Con un decreto dirigenziale, infatti, la Regione ha approvato l’elenco dei beneficiari dei contributi previsti per il sostegno alle iniziative e ai servizi ordinari delle dodici reti documentali locali e, tra queste, anche il sistema documentario integrato grossetano.
“Si tratta – commenta il presidente della commissione di rete Emiliano Rabazzi – di risorse importanti, che vengono erogate su presentazione di progetti specifici, in attuazione dell’obiettivo 3 del Defr, il documento di economia e finanza regionale, e che ci consentiranno di garantire e potenziare i servizi che su tutto il territorio provinciale eroghiamo ai cittadini”.
Prestazioni che spaziano dall’aggiornamento del catalogo di materiali (libri, film, documenti) disponibili per la consultazione e il prestito, per arrivare ai servizi digitali, passando poi per l’organizzazione di iniziative ed eventi di promozione della lettura e per il lavoro di ricerca e catalogazione di una serie di archivi che rappresentano il patrimonio storico della comunità.
“Attività completamente gratuite per i cittadini – aggiunge Rabazzi – che portiamo avanti grazie all’impegno di tutti i soggetti di Rete, che mettono ciascuno a disposizione degli altri le proprie competenze e professionalità”.
Nel dettaglio, i 92mila euro saranno impiegati per migliorare il sistema di gestione informatica del territorio e il servizio di catalogazione, indispensabili per il funzionamento della Rete organizzare iniziative culturali, gestire gli archivi e i centri di documentazione e organizzare le attività di promozione della lettura su tutto il territorio provinciale e promuovere le attività di Rete.
“Per garantire la buona riuscita di queste iniziative – continua Rabazzi – alla somma stanziata dalla Regione saranno aggiunte le quote di Rete che vengono erogate dai soggetti aderenti. Un investimento ingente, dunque, che mira a migliorare i servizi a disposizione delle persone. La Rete Grobac è un importante presidio culturale per il nostro territorio, molto vasto e composto da tanti piccoli centri – perché permette a tutti, attraverso la collaborazione tra i soggetti di rete, il catalogo unico e i servizi online, di godere degli stessi servizi perché il senso di fare rete è proprio questo: conservare, tutelare e custodire e, allo stesso tempo, diffondere l’importanza della lettura”.
La Rete Grobac è composta, al momento da 29 soggetti, tra istituzioni pubbliche e private “ed è – ribadisce Rabazzi – sempre aperta a nuovi ingressi. A partire dal prossimo autunno, dunque, una serie di progetti prenderanno avvio: nel 2024, per esempio, la Rete Grobac celebrerà i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, mettendo in relazione il romanzo storico manzoniano con una serie di produzioni di alcuni importanti autori locali”.
Grobac, la Rete delle biblioteche di Maremma, è composta da biblioteche di enti pubblici, istituti culturali, fondazioni, istituti scolastici e da archivi storici della provincia di Grosseto. Della Rete fanno parte le biblioteche comunali di Grosseto, Roccastrada, Castiglione della Pescaia, Scansano, Scarlino, Pitigliano, Manciano, Orbetello, Monterotondo Marittimo, Monte Argentario, Massa Marittima, Magliano in Toscana, Capalbio, Gavorrano, Follonica, Arcidosso, Castell’Azzara. Della Rete fanno parte anche il Polo liceale di Grosseto, l’Isis Da Vinci-Fermi di Arcidosso, la Biblioteca delle Muse di Saturnia, il Maam di Grosseto, il Museo di storia naturale di Grosseto, l’Isgrec di Grosseto, il Polo Clarisse arte di Grosseto, la Fondazione Bianciardi di Grosseto, la Camera di commercio di Grosseto, l’archivio storico Imberciadori di Castel del Piano, la Fondazione Santa Fiora Cultura e la Biblioteca Zikhang di Merigar di Arcidosso.