SCARLINO – «Iren Ambiente vorrebbe costruire, al posto del vecchio inceneritore, una serie di impianti per il trattamento di fanghi, pulper (scarti di cartiere e concerie), scarti e residui legnosi, riciclo di materie plastiche con conseguente fusione e formazione di pellets, infine rifiuti liquidi prodotti dai loro impianti, e trattati da un depuratore che immette le acque di risulta nel canale di ritorno a mare di proprietà della Solmine, già gravato della immissione del depuratore di Follonica, oltre che impianti di pannelli solari e una centrale elettrica per gli autoconsumi e la vendita di energia elettrica».
Ad intervenire sul progetto Iren è il consigliere comunale Mauro Biagioni.
«Come consigliere comunale di Scarlino – afferma – ho tenuto a ricordare che i processi di lavorazione, se correttamente gestiti, non produrranno particolari problemi di carattere ambientale. Ma poiché guasti agli impianti e l’errore umano può sempre verificarsi, riteniamo debba essere garantita la massima sicurezza con sistemi ridondanti di controllo della emissioni di polveri e fumi e delle acque immesse nel canale di ritorno a mare».
«Il mio voto favorevole convinto e consapevole, deriva dalla certezza che Iren saprà gestire questi processi di “economia circolare” nel migliore dei modi. Inoltre ciò ha permesso di sostituire il vecchio e ormai defunto inceneritore con un polo industriale che darà lavoro a circa 120 dipendenti, lavoro per i nostri giovani, che ci auguriamo provengano anche da un territorio, Scarlino, che tanto a dato in termini di disponibilità e che spesso si è trovato a risolvere problemi ben più grandi delle nostre possibilità».