GROSSETO – “L’ottima notizia del sondaggio tra gli operatori del turismo promosso dai colleghi di Confesercenti per capire cosa non è andato nella stagione turistica di quest’anno (ammesso che vi sia qualcosa) ci offre l’opportunità per rilanciare quello che da sempre è un nostro mantra: la customer statisfaction di chi, in cerca di una destinazione turistica, sceglie la Maremma o sarebbe potenzialmente interessato a sceglierla”. Ad affermarlo è Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto, in merito alla stagione turistica che volge verso il termine.
“Stare accanto agli associati, intercettarne di nuovi per offrire loro tutta l’assistenza tecnico-sindacale possibile è certo la prima cosa – prosegue Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto – e raccogliere i suggerimenti di chi attraverso il proprio lavoro promuove valori e tradizioni, e dunque l’identità del territorio, è un indispensabile e irrinunciabile punto di partenza. Tuttavia la sfida vera è individuare prima, e soddisfare poi, le esigenze di chi può essere interessato a un periodo di vacanza o a una cena in ristorante in un territorio non ancora conosciuto. È capire se ciò che è stato offerto al turista giunto in Maremma è stato sufficiente o meno. È comprendere come, appunto, migliorare il grado di soddisfazione di chi è venuto da noi o di chi, magari all’ultimo minuto, invece di scegliere la Maremma ha preferito altri luoghi. Insomma: dobbiamo conoscere anche il ‘lato oscuro della luna’ per poter ottenere i risultati migliori. Potrebbero uscire informazioni utili. Magari si darebbe una misura al fenomeno delle locazioni turistiche brevi a prezzi (elevati) non adeguati alle condizioni gli immobili affittati. Fenomeno che si ripercuote giocoforza sull’immagine del comprensorio e dunque sulla sua attrattività”.
“Esistono già – riprende Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – esperimenti in tal senso. Agenzie specializzate raccolgono le tracce lasciate in internet dai visitatori dei territori: parole chiave per la ricerca delle destinazioni; filtri utilizzati per la richiesta di specifici servizi; recensioni. È già qualcosa di utile, ma è una attività che offre un quadro comunque limitato. Perché anche se i numeri assoluti possono sembrare interessanti, la percentuale di coloro che rilasciano in rete una recensione sulla propria vacanza o sulla propria esperienza in un ristorante o in un albergo è piuttosto bassa rispetto al totale. E la maggior parte delle recensioni vengono rilasciate o per condividere l’entusiasmo di una esperienza fantastica o per denunciare pubblicamente le nefandezze di una offerta inadeguata. Si perde, dunque, il grosso: ovvero il sentiment di tutto ciò che è nel mezzo”.
“Torniamo allora – conclude Orlando – a rilanciare l’appello che in ogni sede, da più anni, rivolgiamo agli attori del turismo locale (Odt, Ambito turistico, Comune, Provincia) nella consapevolezza dell’impegno di cui la nostra richiesta necessita: si deve organizzare una campagna massiva di customer statisfaction attraverso la somministrazione di un questionario ai turisti che vengono in Maremma e la successiva rielaborazione dei dati raccolti. E ovviamente Confcommercio è pronta a fare la propria parte”.