GROSSETO – Prendono tra le 7,98 e le 6 euro lorde l’ora e con la loro auto si spostano da un ufficio all’altro, anche in comuni differenti. «Ieri una di noi da Orbetello è andata a san Giovanni delle Contee, nel comune di Sorano, e con un rimborso chilometrico di 18 centesimi».
Le lavoratrici che fanno le pulizie alle poste in provincia di Grosseto oggi sono scese in piazza. E non per protestare contro una paga oraria che è ben al di sotto del salario minimo, ma perché la ditta che ha in appalto le pulizie e per cui lavorano, quelle già poche ore di lavoro, vuole ulteriormente ridurle.
«A qualcuna è stato proposto un taglio orizzontale delle ore, ad altre un taglio dei giorni» afferma la Cgil che è al fianco delle 25 lavoratrici della Lux, azienda che ha appalti anche in altre province della Toscana.
Le lavoratrici oggi hanno incrociato le braccia, e hanno presidiato l’entrata delle poste centrali.
«Hanno inviato lettere minacciose, che se non avessero firmato la riduzione di orario entro il primo settembre le avrebbero licenziate – afferma Maikol Ricci che segue la vicenda per la Cgil -. Poi, quando è intervenuto il sindacato, hanno fatto un passo indietro».
«Lux sta facendo orecchie da mercante e non risponde alla nostre richieste, e quel che è peggio è che anche Poste è latitante e sembra lavarsi le mani di un problema che invece la tocca da vicino. Già così la pulizia degli uffici è al limite, e non per colpa delle lavoratrici, ma perché le ore che possono dedicare ad ogni ufficio sono veramente poche. Alle poste centrali poi la gente stazione anche a lungo, c’è il bambino che mangia e sbriciola, la persona che lascia la cartaccia o la bottiglietta dell’acqua».
Poste nei mesi scorsi ha deciso di tagliare le ore Covid che aveva aggiunto nel periodo della pandemia. Il problema è che l’azienda appaltatrice, invece di tornare all’orario pre-covid vuole tagliare ulteriormente. Da qui nasce il periodo di agitazione «Siamo pronti a fermarci anche più giorni» prosegue Ricci che questa sera parteciperà al coordinamento regionale per parlare della situazione. «Il 7 ottobre ci sarà una manifestazione nazionale e porteremo una delegazione delle lavoratrici Lux in piazza».