CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Due colpi di pistola in direzione di una pattuglia della Guardia di Finanza, è lo scenario che si è consumato sabato pomeriggio sulla Strada provinciale delle Collacchie nella piazzola di sosta prima della galleria di Querciamercata.
Dopo aver sparato i colpi di pistola gli autori, due uomini che erano stati fermati per un controllo di routine, si sono allontanati velocemente correndo nel bosco.
Un episodio grave che ha suscitato l’immediata reazione delle istituzioni e dei sindacati. È stato convocato infatti un vertice per la sicurezza in Prefettura.
Il Silf (Sindacato italiano lavoratori finanzieri) ha condannato duramente l’accaduto esprimendo solidarietà e vicinanza ai finanzieri coinvolti. «Due colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in direzione della pattuglia della Guardia di Finanza, durante un normale controllo di un’auto in sosta – dicono il segretario generale provinciale, Roberto Tofanelli e il segretario generale regionale, Francesco De Luca -. Le persone a bordo, dopo aver sparato contro i finanzieri, sono spariti dileguandosi nella macchia circostante. Un fatto gravissimo che desta preoccupazione e sdegno. Siamo stanchi dei tanti bollettini di guerra che si susseguono e riportano di continue aggressioni e violenze ai danni di donne e uomini dello Stato. Quando poi, e questa volta solo per pura fortuna non è accaduto, ci ‘scappa il morto’, non esistono giustificazioni alla mancanza di norme effettivamente deterrenti per chi tocca gli uomini dello Stato e quindi lo stesso Stato».
«Serve un’inversione di tendenza – aggiunge -. Basta giustificare i balordi e si inizi a punire con pene certe ed esemplari chi attacca lo Stato, i suoi uomini e i principi di democrazia. Usif accoglie positivamente le indiscrezioni arrivate da alcuni esponenti del governo in merito alla necessità di un nuovo decreto sicurezza che preveda, tra l’altro, aumenti di pena per i reati commessi ai danni delle Forze di Polizia. Chi tocca un uomo dello Stato nell’esercizio delle sue funzioni tocca lo Stato e mina i principi di democrazia, legalità e pacifica convivenza”.