SANTA FIORA – Tre svastiche e due scritte dalla evidente connotazione fascista, ovvero “Morte alla feccia rossa” e “Boia chi molla”, per imbrattare le pareti di una piccola costruzione appartenente all’Acquedotto del Fiora ai margini dell’abitato di Bagnore, in località Crocina nel comune di Santa Fiora.
La scoperta domenica 20 agosto, lungo il percorso sul quale si è svolta una “Passeggiata partigiana” organizzata e pubblicizzata dalle sezioni Anpi Amiata Grossetana e Piancastagnaio, dallo Spi-Cgil Lega Amiata in collaborazione con Coop Unione Amiatina.
“Il giorno precedente, durante i sopralluoghi preparatori, la costruzione non mostrava alcuna scritta ingiuriosa o simboli di natura criminale – dichiarano da Anpi -. Per l’Associzione nazionale partigiani d’Italia si tratta di una gravissima intimidazione di stampo fascista, anche in considerazione delle finalità degli organizzatori coinvolti nell’evento, costituendo un vergognoso oltraggio verso tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti per avere scelto di lottare contro le nefandezze degli oppressori, oltreché verso tutti coloro che hanno dato la propria vita per la libertà e la nascita della Repubblica Italiana, democratica ed antifascista”.
“Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto – prosegue Anpi -. Da parte nostra manterremo alta la vigilanza per impedirne il ripetersi, sempre a difesa della democrazia nata dalla Resistenza la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale. Le scritte ed i simboli utilizzati per vandalizzare i muri del casottino, in un luogo dove si aveva la certezza che quella mattina si sarebbe svolto un evento dedicato alla memoria della Resistenza ed alle donne e agli uomini che sull’Amiata contribuirono a renderci liberi, rappresentano una gravissima offesa a tutti gli italiani”.
“Le forze dell’ordine e la magistratura – concludono in coro le sezioni Anpi Amiata Grossetana, provinciale Grosseto, Piancastagnaio e Spi Cgil Lega Amiata – avranno dalla loro parte le cittadine ed i cittadini amiatini per individuare i responsabili dell’intollerabile gesto, un vero e proprio schiaffo che colpisce con violenza la storia e la memoria condivisa del nostro paese”.