FOLLONICA – “La giunta Benini ha dimostrato ancora una volta come si disinteressi altamente del dialogo con gli imprenditori e le associazioni di categoria. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quella della sciagurata idea di programmare lo Street food nella settimana di ferragosto”. Così commentano il presidente Fratelli d’Italia di Follonica Agostino Ottaviani, e i consiglieri comunali Danilo Baietti e Sandro Marrini dopo le proteste dei ristoratori della città.
“Come Fratelli d’Italia – proseguono – crediamo assolutamente alle parole dei ristoratori quando affermano di come non sia lo street food il problema, quanto la mancanza di una visione turistica a 360 gradi da parte dell’amministrazione. Infatti eventi importanti come quello rappresentato dallo street food ha senso farli in altri periodi turisticamente meno attrattivi e non certamente in piena estate, quando già di per se implicitamente i turisti sono presenti nel comune di Follonica. Molto discutibile invece la scelta della Giunta follonichese che con il suo assessore Ricciuti ha pensato a questo evento proprio nel pieno della stagione turistica, quando l’offerta è già alta e la città registra il pieno turistico”.
“Se si vuole mirare a destagionalizzare, allungando ad esempio la stagione turistica – proseguono Ottaviani, Baietti e Marrini -, si devono prevedere certi eventi non nelle settimane centrali dell’estate. Il fatto poi che l’Amministrazione comunale, ed il sindaco in primis, che è responsabile della Giunta e quindi di tutte le scelte prese dai propri assessori, abbiano fatto una parziale marcia indietro, sta a dimostrare palesemente di come anche la maggioranza si sia ben resa conto dell’errore fatto. Quello che però fa più riflettere e soprattutto risalta agli occhi di tutti, è il silenzio non solo del Partito democratico, ma anche della lista civica a cui l’assessore Ricciuti fa riferimento, la quale in Consiglio comunale ha anche due consiglieri. Silenzio che dimostra di come Ricciuti abbia sbagliato e sia rimasto solo in maggioranza”.
“La verità è che il turismo è una materia molto complessa e delicata – conclude FdI -, e non si può pensare di gestirla senza avere un’adeguata esperienza e capacità, per di più senza ascoltare chi veramente vive di turismo, come ad esempio gli appartenenti alle varie associazioni di categoria. Ricciuti di fatto si è mosso con arroganza, senza ascoltare nessuno. Ma c’è di più: sindaco e Giunta gli sono andati dietro, per poi ritrovarsi a dover fare marcia indietro, dopo le numerose e logiche lamentele da parte degli imprenditori locali. Se le velleità di Ricciuti fossero quelle di una futura candidatura a sindaco, dopo questa vicenda dove l’assessore ne esce con le ossa rotte, sicuramente la stessa se la è bruciata con le proprie mani. Il Pd ha fatto capire a tutti la propria insofferenza verso le politiche e i personalismi dell’assessore al Commercio. Caro Ricciuti l’arroganza si paga, e quindi oltre che il mea culpa pubblico è bene che tu faccia un passo indietro e lasci il tuo posto di assessore”.