GAVORRANO – Sold out al Teatro delle Rocce: oltre duemila persone in piedi, a ballare e a cantare a squarciagola sotto un cielo stellato di agosto. È questo in breve il riassunto di una serata emozionante andata in scena nel suggestivo anfiteatro di Gavorrano in occasione del “Corde tour 2023” di Mannarino.
Uno degli spettacoli più attesi in Maremma quest’estate che non ha deluso i fan arrivati anche da lontano per assistere a una delle due tappe toscane del cantautore romano.
Sul palco insieme a Mannarino, Alessandro Chimienti e Tony Canti alla chitarra; Marco Bardoscia al basso e contrabbasso e le tre coriste Lavinia Mancusi, Simona Sciacca e Gioia Persichetti. Sullo sfondo una scenografia composta da settantasei corde.
Il concerto
Emozioni, energia e storie. È quello che è riuscito a trasmettere l’artista dal palco, perché ci sono cantautori che, con il loro linguaggio tra semplicità e profondità, riescono ad arrivare dritto ai cuori degli spettatori. E il pubblico l’ha accolto con entusiasmo e un calore tale che, fin dalle prime note, era difficile tenere a bada la voglia di ballare e cantare delle migliaia di persone presenti.
Storie scritte in solitudione e storie vissute nella vita di tutti i giorni quelle che Mannarino canta e racconta dal palco, tra cui anche un episodio accaduto proprio a ridosso del concerto: una giovane fan di nome Gaia gli ha inviato una lettera tutta rosa con dentro dei braccialetti. Un dono molto apprezzato dall’artista che dal palco ringrazia: “Guarda Gaia, li sto portando stasera”.
E così Mannarino è riuscito a stabilire un contatto profondo con il suo pubblico creando momenti magici, non solo grazie ai suoi più grandi successi come “Me so ‘mbriacato”, “Serenata lacrimosa” o “Il bar della rabbia”, ma mettendo in scena un’atmosfera quasi intima, ad esempio quando, a fine concerto, si sono spente tutte le luci e l’invito è stato quello di spegnere i cellulari, guardare le stelle e farsi cullare dalla musica, dimenticandosi per un attimo del mondo intero.
“Grazie Alessandro” la risposta del suo pubblico incantato a cui è riuscito a trasmettere una sensazione di consapevolezza personale e un pizzico di meraviglia.