SCARLINO – “Accogliamo con moderato ottimismo le informazioni raccolte oggi”. Katiuscia Biliotti, segretaria generale di Cisl Grosseto commenta così l’esito della riunione che si è tenuta tra la Regione Toscana, l’azienda Venator e le organizzazioni sindacali: “Perché sono ancora molti i fattori da conoscere per capire quale sarà il futuro dell’azienda, che è dettato, comunque, dalle decisioni del nuovo consiglio di amministrazione e dalla situazione di mercato”.
Intanto, durante l’incontro di lunedì 7 agosto, si sono registrate importanti novità. “La Regione – spiega Andrea Comin, Rsu di Femca Cisl all’interno di Venator – ha sottolineato che per lo scarto temporaneo dei gessi rossi non ci sarà assoggettabilità alla via, la valutazione di impatto ambientale, ed entro 45 giorni dalla presentazione da parte dell’azienda di una serie di atti richiesti, sarà rilasciata l’autorizzazione. Inoltre, la Regione ha invitato Venator a presentare, quanto prima, il progetto per una discarica definitiva, la cui futura presenza però non mette al sicuro la condizione dei lavoratori: l’azienda, infatti, ha sottolineato le difficili condizioni di mercato attuali e ha ribadito che queste saranno determinanti rispetto al futuro. Accogliamo con favore l’impegno di Venator per far riprendere l’attività nel sito di Scarlino il prima possibile, anche perché i lavoratori hanno diritto di sapere cosa succederà da settembre in poi”.
Al momento, infatti, l’attività di Venator è completamente ferma e non ci sono certezze circa la ripresa della produzione. “Ricordiamo – sottolinea Katiuscia Biliotti – che la vertenza Venator è la più importante del territorio di Grosseto e una delle più importanti della Toscana, perché riguarda oltre 200 dipendenti della multinazionale, senza considerare i tantissimi lavoratori dell’indotto”.
“C’è ancora tanto lavoro da fare – prosegue Comin – ed è per questo che sollecitiamo l’azienda a presentare al più presto i documenti richiesti dalla Regione e il progetto per la discarica definitiva. Chiediamo anche all’amministrazione regionale di dare, non appena avrà ricevuto quanto richiesto, risposte nel minor tempo possibile”.
Intanto è ancora in corso l’iter del tribunale fallimentare negli Stati Uniti: “Dopo l’approvazione della procedura, nelle prossime settimane, sono attesi dei passaggi importanti per l’accoglimento della proposta da parte degli azionisti – precisa Comin – e fino al compimento di questo percorso il nuovo consiglio di amministrazione non potrà formarsi. È evidente, quindi, che a determinare il futuro per i lavoratori di Venator e dell’indotto saranno le decisioni del nuovo organismo unite a una valutazione del mercato. Da parte nostra, continueremo a vigilare e supportare i lavoratori”.