GROSSETO – “Se la scelta del Comune di Follonica di autorizzare uno Street food ai primi di luglio poteva avere un qualche senso in un’ottica di offerta enogastronomica diversificata, la notizia della riproposizione di quella stessa manifestazione nei giorni a ridosso del Ferragosto – seppure in una zona del tutto diversa – ci lascia interdetti e contrariati”.
A dirlo in una nota Confcommercio Grosseto.
“Non già perché siamo contrari a prescindere a manifestazioni come lo ‘Street Food’ o a tipologie simili, che invece riteniamo addirittura utili al commercio locale in periodi ai margini della stagione turistica; quanto perché l’evento in programma a Pratoranieri dal 16 agosto in poi giunge come un fulmine a ciel sereno, ovvero privo di una qualsiasi preventiva e quanto mai necessaria concertazione con le associazioni di categoria”.
“Spiace constatare che in questa circostanza non si sia rilevata quella collaborazione tra Comune e associazioni di rappresentanza che quando praticata ha dato esiti positivi – attacca Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto –. Il Comune, infatti, non solo autorizza, ma addirittura patrocina con tanto di logo istituzionale sulla cartellonistica che lo pubblicizza un evento che destabilizza decine di ristoratori locali nel momento più delicato della stagione. Momento peraltro segnato dalle pesanti polemiche sui rincari dei prezzi, assolutamente non determinati dai singoli operatori, ma dagli stessi subiti a causa dei pesanti rincari su materie prime e costi di gestione”.
“Confcommercio Grosseto non può accettare che la serietà e l’abnegazione dei ristoratori di Follonica messe in campo giorno dopo giorno anche nei periodi più bui e morti dell’anno vengano messe in discussione proprio nel momento in cui la mole di lavoro potrebbe compensare, almeno in parte, quanto perso a causa del maltempo di inizio stagione. Per questa ragione ci aspettiamo dal Comune un ripensamento, segnale di riconoscenza verso i ristoratori follonichesi che mandano avanti la città tutto l’anno. Qualora l’annullamento totale non fosse possibile, auspichiamo una forte riduzione del numero dei giorni autorizzati che potrebbero limitarsi a venerdì 19 e a sabato 20”.