GROSSETO – “Una comunità ha il dovere di tutelarsi. Con tutta la forza che può mettere in campo. Soprattutto quando si tratta di sanità.” Così il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna interviene sul tema della salute pubblica e dell’assistenza ospedaliera.
“Il carico di lavoro del personale ospedaliero è divenuto insostenibile, con un rapporto tra medici e pazienti giunto a livelli di guardia – continua il primo cittadino -. I medici, in particolare, sono chiamati a far fronte a turnazioni pesantissime che nel periodo estivo, con il gran numero di turisti che arriva nella nostra Maremma, acuisce ancora di più una situazione di difficoltà ormai giunta al limite. In più, si sta assistendo al cosiddetto “lavora e fuggi”. Un fenomeno che porta i medici a prendere servizio al Misericordia di Grosseto, per poi cercare altre destinazioni. In questo modo non è possibile far fronte ad alcuna programmazione, anche e soprattutto a livello di risorse umane. E quel che è peggio è che si rischia di non poter programmare percorsi virtuosi nella sanità”.
“I tempi di attesa al Pronto Soccorso di Grosseto si stanno allungando a dismisura – prosegue – e questo anche a causa della pressione di utenti che proprio in estate affollano le sale del nostro ospedale con comprensibili, inevitabili conseguenze, in termini di qualità nell’assistenza sanitaria. Il fragile equilibrio raggiunto tra l’assistenza ospedaliera e gli utenti, si basa su strutture sanitarie che oggi debbono necessariamente far fronte a nuovi fenomeni: turismo estremizzato, soprattutto nei fine settimana, flussi migratori sempre più importanti, invecchiamento della popolazione e richieste di assistenza sempre più frequenti. Parametri questi che hanno scardinato un equilibrio già troppo estremizzato”.
“In questa situazione, le prospettive della sanità grossetana rischiano di apparire davvero grigie. Occorre una ferma presa di posizione da parte della Regione Toscana e, in particolare, della Direzione sanitaria della Toscana Sud est. Grosseto merita un’assistenza ospedaliera come nel resto della Toscana. Grosseto ha il dovere di garantire un percorso professionale ai propri medici. Grosseto deve difendere con ogni mezzo le proprie eccellenze professionali, soprattutto quelle nella salute”.
“Abbiamo liste d’attesa per esami clinici e oncologici con cadenza più che mensile e spesso molti grossetani sono costretti a rivolgersi ad ospedali di altre regioni – conclude Vivarelli Colonna -. Dobbiamo difendere quegli standard sanitari che avevamo faticosamente raggiunto. Oggi abbiamo il dovere di tutelare con forza quei medici che stanno sopportando carichi di lavoro estremi, rischiando ripercussioni nella qualità dell’assistenza sanitaria. Sulla salute non ci possiamo più permettere di abbassare ulteriormente la guardia”.