GROSSETO – La piaga dell’abusivismo nelle attività artigiane non si placa nemmeno in estate. Anzi, sono aumentate, dall’inizio dell’anno, le segnalazioni ricevute da Cna Grosseto, in merito a chi esegue in modo abusivo una serie di prestazioni.
“Nessun settore è esente da questo fenomeno – spiega il direttore di Cna Grosseto Anna Rita Bramerini – sebbene ci siano ambiti in cui i casi registrati sono maggiori. Quello che vogliamo sottolineare, anche attraverso le campagne informative che periodicamente promuoviamo, è che non si tratta solo di un comportamento scorretto nei confronti degli imprenditori in regola, che hanno le qualifiche e pagano le tasse, ma che mette a rischio la salute e la sicurezza di chi ne fa ricorso”.
Fare riferimento, ad esempio, ad un abusivo, nel settore del benessere, può determinare problemi per la salute, ma anche affidare interventi di manutenzione a chi non è qualificato può avere esiti pericolosi per la sicurezza.
“Di recente – prosegue Bramerini – abbiamo avuto segnalazioni anche per il settore del movimento terra e aumentano quelle legate all’estetica, soprattutto per l’onicotecnica, con sedicenti operatrici che eseguono prestazioni in casa, o presso il domicilio di privati”.
Ma chi è l’operatore abusivo? “Dai casi segnalati – aggiunge Anna Rita Bramerini – emerge che spesso si tratta di persone che non hanno le qualifiche previste dalla legge o che, se le hanno, esercitano a nero, senza pagare le tasse. Talvolta sono persone che fanno il doppio lavoro e possono essere anche dipendenti del settore pubblico, oppure si tratta di pensionati o di chi non è riuscito a conseguire il titolo necessario, ma ha fatto un po’ di pratica nel settore. In ogni caso si tratta di persone che danneggiano tutta la comunità”. Per ribadire questi concetti, Cna riproporrà la campagna informativa realizzata in collaborazione con Federconsumatori.
“Siamo consapevoli che, per coloro che sono preposti all’attività di controllo, perseguire questi comportamenti richiede un impegno importante, a fronte del valore delle sanzioni che vengono inflitte, ma guai a sottovalutare questi fenomeni, sia perché sono molti e diffusi su tutto il territorio, sia per l’effetto emulativo che viene enfatizzato dalla consapevolezza dell’’impunità’. Se a queste considerazioni sommiamo l’effetto distorsivo sul mercato, possiamo facilmente comprendere il disagio di chi lavora correttamente, unito alla sensazione di non sentirsi adeguatamente tutelato, rispetto alla concorrenza sleale”, precisa Bramerini, che aggiunge: “Ringraziamo la Asl Toscana sud est che recentemente si è attivata, anche a seguito di alcune nostre segnalazioni, e ricordiamo a tutti i cittadini che servirsi di un abusivo è esserne complici”.