GROSSETO – L’associazione Opificio delle idee per Grosseto, che nel 2016 ha dato vita al progetto Controllo del vicinato in città, «vuole fare alcune precisazioni attraverso il proprio presidente Amedeo Vasellini, coordinatore del Gruppo del vicinato centro storico, presidente di Assohotel, vicepresidente di Confesercenti e Federalbeghi, relativamente alle notizie apparse di recente sulla cronaca dei media locali circa le ben note problematiche che affliggono via Roma e gran parte del centro di Grosseto».
Vasellini ha partecipato di recente, insieme ai rappresentanti di categoria e delle associazioni dei commercianti, degli esercenti e degli artigiani, nonché numerosi altri rappresentanti della società civile, «all’incontro di ascolto, promosso dal sindaco e dalla giunta del Comune di Grosseto, sulle problematiche riguardanti il centro commerciale naturale del centro storico, lo scorso 6 aprile presso la Camera di commercio».
«Prendendo spunto dal momento critico attuale, occorre premettere che qualsiasi soluzione o progetto utile a superare il drammatico stallo congiunturale, se non strutturale, non può prescindere dalla partecipazione attiva dei residenti del centro storico. Circa 5.000 persone, che risiedono all’interno delle mura a che ogni giorno vivono sulla propria pelle i disagi e anche i privilegi dell’abitare nel cuore di Grosseto.
«Durante quell’incontro – afferma Vasellini – richiesi il potenziamento del servizio del vigile di quartiere nella nostra Città, attività che sicuramente aumenterebbe in maniera significativa il livello della sicurezza percepita da parte di residenti e titolari di pubblici esercizi. L’idea è stata condivisa poi da Confesercenti e dall’associazione Città Aperta. Ho sottolineato in quella sede che non deve esserci rivalità tra politici, esercenti, attività economiche e residenti. Gli uni hanno necessità degli altri e si devono compendiare armonicamente nel reciproco rispetto. Ma è sicuro che se il tessuto residenziale degrada, anche quello economico-commerciale è destinato a calare drammaticamente».
«Mi rivolgo a tutte le associazioni di categoria, a quelle no-profit e di volontariato, è necessario istituire da subito un tavolo per la concertazione di tutte le idee, i progetti di sicurezza urbana integrata, degli interventi di mediazione ed assistenza, e quant’altro potrà contribuire per costruire, insieme al Comune ed alle Forze dell’Ordine, una Grosseto più sicura. Ciò impone, da una parte, di riconoscere alla sicurezza quel ruolo centrale che essa riveste nella quotidiana esperienza individuale e collettiva, e nel contempo nella costruzione delle relazioni sociali tra individui, gruppi e istituzioni; dall’altra, di dotarsi degli strumenti metodologici indispensabili per conoscere, comprendere ed agire» conclude Vasellini.