ROCCATEDERIGHI – Una capriola all’indietro. Di 700 anni. A Roccatederighi, nel fine settimana 4, 5 e 6 agosto, torna Medioevo nel Borgo, giunto alla 28 esima edizione. La festa medievale si svolge nel centro storico del paese e coinvolge quasi tutti i suoi abitanti. Migliaia i turisti, molti dei quali stranieri, che nei tre giorni si stabiliscono nel piccolo borgo per rivivere il milletrecento. Ad attrarli un brand che ha valicato negli anni i confini di una provincia ed è letteralmente esploso con l’avvento dei social network. La tre giorni ambientata nel castello vede protagonisti oltre 250 volontari che riescono nel “miracolo” di riportare le lancette ai secoli bui, mischiando storia, leggende, giochi e gastronomia. E quest’anno, si nuovo, saranno presenti anche attrazioni provenienti da altri Paesi d’Europa.
“La tre giorni rievocativa chiamata Medioevo nel Borgo – spiega Giulio Galdi, il presidente della locale pro loco – è un concentrato di energia, un piccolo spot della cosiddetta Età di Mezzo, dove centrale risulta il castello. Un gruppo di amatori e studiosi, con un approccio interdisciplinare, si occupano da anni dei molteplici soggetti e attività che caratterizzavano la vita castellare, facendo rivivere agli ospiti angoli di storia con una visione a volte critica, a volte filologica, ma sempre facilmente comprensibile, seguendo le linee tracciate dalla moderna disciplina della living-history. Le ricostruzioni storiche dei mestieri, dei combattimenti, dei tribunali, hanno una criticità filologica nei materiali usati, nei prodotti finiti, nelle nozioni storiche. Così la gastronomia. Lo scopo è quello di fungere da macchina del tempo facendo toccare con mano il XIV secolo”.
Ideato e organizzato per la prima volta nel 1993, quasi per gioco, Medioevo nel Borgo è diventato un po’ alla volta una macchina del divertimento, riuscendo a superare le tradizionali sagre, a vincere la concorrenza-concomitanza di eventi molto più blasonati. Trovare il perché di tanto successo è complicato. In realtà non c’è un segreto. Il paese vecchio di Roccatederighi si presta perfettamente per una manifestazione di questo tipo. Negli anni poi sono stati investiti decine di migliaia di euro in spettacoli, promozione, arredi.
“Medioevo nel Borgo è una delle feste più partecipate che si svolgono in Toscana – spiega Gloria Semplici, che segue, tra le altre cose, la cucina della manifestazione – sono oltre 10 mila i visitatori che varcano la porta del cassero per assistere agli spettacoli (con il fuoco e con le corde, con le spade o semplicemente con il proprio corpo) di artisti-girovaghi. Poi c’è il mercato: un centinaio di bancarelle con prodotti e manufatti d’epoca; infine le taverne dove per tre sere si possono degustare ricette del passato”. La macchina organizzativa della manifestazione è a regime già da luglio e in pratica il paese intero è coinvolto negli allestimenti per settimane. Tutti i paesani, ovviamente, indossano indumenti d’epoca (foto Nicola Gargani).
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