GAVORRANO – Si è svolto il Consiglio comunale di Gavorrano, durante il quale sono state approvate le variazioni alle previsioni di competenza e di cassa del Bilancio di previsione 2023-2025.
«Si andrà ad investire, grazie ad una buona ponderazione delle risorse, nei servizi di attività educativa e sociale di interesse pubblico per la prima infanzia – dichiara il sindaco Stefania Ulivieri – inerenti al riconoscimento del diritto alla formazione a partire dai primi anni di età e nel quadro delle azioni di sostegno alla famiglia nella cura ed educazione dei figli, riuscendo così ad aumentare di altre 4 unità, rispetto al passato, il numero dei posti disponibili presso l’asilo nido “Il Paese dei Balocchi” almeno fino all’anno 2025».
«Approvato anche il nuovo regolamento edilizio che va a sostituire quello vigente, risalente al 1983 – continua il gruppo consiliare Gavorrano Progressisti Uniti -. Oltre ad adeguarsi alle nuove normative con tale regolamento vogliamo semplificare le procedure e l’attuazione degli interventi edilizi. Con l’approvazione di questo strumento si completa la pianificazione territoriale del comune di Gavorrano, perché segue l’approvazione del piano strutturale e del piano operativo. A poche settimane dall’insediamento della nuova Amministrazione comunale stamani abbiamo approvato anche il Regolamento per la costituzione della “Commissione per la partecipazione dei cittadini al governo del Comune di Gavorrano”, uno dei punti cardine del nostro programma elettorale, incentrato sul “Comune aperto”, che favorisce la partecipazione consapevole al governo del nostro territorio».
«Si tratta della cittadinanza attiva, che consente ai cittadini di svolgere il ruolo di protagonisti in sinergia con l’Amministrazione comunale in percorsi di consapevolezza, di impegno e di proposta che rendano più popolare, trasparente e democratico il modo di governare, dando spazio a discussione e suggerimenti, e che diviene anche lo strumento che consentirà all’Amministrazione di capire, ascoltare, intercettare il malessere dei cittadini e costruire percorsi di conoscenza e buon funzionamento del nostro sistema democratico».
Rigettate, invece, le due mozioni dell’opposizione. La prima, con la quale chiedevano l’impegno del sindaco di rifiutare l’iscrizione all’anagrafe comunale dei bambini nati con la pratica delle maternità surrogata con contestuale segnalazione alla procura dei genitori del minore.
«Riteniamo sia un’iniziativa propagandistica promossa sulla scia di un input politico nazionale da parte della Lega – dichiara la maggioranza -, con conseguenze devastanti sulla vita del bambino, posto che la mancata iscrizione priverebbe il minore dell’assistenza sanitaria, della frequentazione scolastica, di ogni servizio di welfare. Davanti al fumo delle polemiche e delle scorciatoie argomentative, ci dichiariamo compattamente contrari, posto che l’interesse principale deve restare quello della tutela del bambino. L’ordinamento già prevede una forma di tutela del minore ampiamente condivisibile e consistente, nella specie, nella previsione che il riconoscimento e l’iscrizione all’anagrafe seguano una procedura dedicata attraverso l’adozione speciale, dove il giudice valuta l’idoneità genitoriale caso per caso. Pertanto, la proposta avanzata dall’opposizione, oltre non condivisibile nel merito degli impegni richiesti, si pone anche in contrasto con il vigente dettato normativo».
«La seconda, che chiedeva l’istituzione di una Commissione di controllo dell’istituto scolastico sulla scorta della riduzione del numero dei bambini che frequentano le scuole primarie e secondarie del Comune dalla esiguità del servizio del c.d. “tempo lungo”, non tenendo conto dell’autonomia scolastica e del fatto che la competenza comunale attiene esclusivamente alla fornitura di servizi in costante confronto fra l’ente comunale, nella persona dell’Assessore con delega all’istruzione e l’Istituto stesso e, soprattutto del fatto che la popolazione scolastica si è fortemente ridotta ovunque, incidendo maggiormente nelle aree interne, comportando, unitamente ad una politica sociale scellerata portata avanti dai governi del centrodestra a far data dal 2010, anche la soppressione dei plessi scolastici e la riduzione del personale docente e tecnico ausiliario e facendo venire meno servizi essenziali a garanzia dell’insediamento dei territori».
«Quanto al tempo pieno, concesso in base alla disponibilità di organico dei docenti, le politiche nazionali hanno compresso i tempi della scuola a tutti i livelli, facendo scompare la compresenza nella scuola primaria – conclude la maggioranza -. Per quanto riguarda la terza mozione, grazie alla tempestiva risposta da parte dell’amministrazione alle esigenze emerse, è stato chiesto dalla maggioranza di aggiungere, oltre all’utilizzo gratuito degli ambulatori che l’amministrazione aveva già previsto, la fornitura degli strumenti informatici necessari per svolgere le funzioni dei medici di famiglia, al fine di rendere la mozione del consiglio comunale stesso».