GROSSETO – Tutelare la salute pubblica ed eliminare rischi legati all’inquinamento del fosso Beveraggio, fosso Barbanella, emissario di San Rocco e delle aree di balneazione di Marina di Grosseto: è quanto chiedono al sindaco di Grosseto e all’assessore all’Ambiente le associazioni Italia Nostra (sezione Maremma Toscana), Wwf della provincia di Grosseto, Forum Ambientalista (coordinamento regionale Toscana), il comitato Grosseto Aria Pulita e Grosseto al centro.
«Fin quando non verrà risolto il problema degli scarichi provenienti dalle condutture comunali delle acque miste (nere e piovane) nel fosso Beveraggio – dichiarano le associazioni – permarranno tutte le condizioni di carattere igienico-sanitario che hanno portato il sindaco del Comune di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, a emettere l’ordinanza n. 50 del 24 maggio 2022 al fine di individuare ed eliminare gli scarichi abusivi di acque nere provenienti dalle abitazioni del quartiere Verde Maremma».
«Chiediamo al sindaco che: contesti la validità dell’autorizzazione regionale riguardante la bocca a stramazzo di via Cavalcanti-via Uranio che immette acque miste (nere e piovane) nel fosso Beveraggio, la cui condizione di eccezionalità contenuta nell’autorizzazione non è più rispettata; chieda ad Acquedotto del Fiora Spa di comunicare tempestivamente al Comune ogni futuro episodio di stramazzo di tale bocca autorizzata; chieda ad Arpat o ad altro soggetto abilitato, di attivarsi contestualmente ad ogni futuro episodio di piena, che il Comune dovrà preventivamente comunicargli, per monitorare tempestivamente le concentrazioni di batteri Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, le velocità e le portate dell’acqua nel fosso Beveraggio, nel fosso Barbanella e nell’emissario di San Rocco in tutto il loro percorso dell’acqua fino al mare, incluse le relative aree di balneazione; commissioni a dei soggetti competenti uno studio finalizzato ad individuare la soluzione tecnica economicamente più vantaggiosa per eliminare l’inquinamento del fosso Beveraggio».
«Chiediamo inoltre al presidente della IV commissione consiliare ambiente, Alfiero Pieraccini, la convocazione di una adunanza aperta alla partecipazione delle scriventi associazioni al tavolo della commissione sui temi sopra esposti».