CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Quelli da me “sbandierati ai quattro venti” sono dati certi e non sensazioni, perché fare l’amministratore significa basarsi sui dati e mi stupisco del fatto che esponenti politici che hanno anche rappresentanti parlamentari in posti di rilievo facciano tali affermazioni basandosi su parole estrapolate da un contesto generale sull’andamento dei flussi turistici, e su sensazioni». È secca e decisa la risposta del sindaco Elena Nappi alle affermazioni dei dirigenti del circolo di Fratelli d’Italia Castiglione della Pescaia sulle presenze turistiche.
«I dati statistici delle presenze raccolti dal comune capoluogo per conto della Regione Toscana – afferma il primo cittadino – attestano 30.000 presenze turistiche in più nel nostro comune nei primi cinque mesi dell’anno. È vero, il mese di giugno segna una leggera flessione, ma la media dei primi sei mesi è comunque superiore rispetto allo scorso anno. I dati devono essere comparati nel giusto modo, e noi lo abbiamo fatto, rapportandoci agli anni pre-Covid. Conoscendo la realtà, siamo consapevoli che è impensabile fare un confronto con le presenze del 2021 e del 2022, anni Covid molto particolari durante i quali erano limitati gli spostamenti e a Castiglione erano tornati soprattutto i proprietari di seconde case, e ce ne sono più di 9000 sul territorio, che avevano usufruito di immobili solitamente dati in affitto. Oggi, che non siamo più in periodo pandemico, che gli italiani ricominciano a muoversi, le strutture ricettive attestano presenze come in epoca pre pandemica, e nelle seconde case tornano i turisti che però risultano in numero inferiore rispetto all’anno passato, ma sempre superiore agli anni pre-Covid. E non dimentichiamoci poi che i dati raccolti, certificati da Istat solo alla fine dell’anno, sono comunque nettamente inferiori rispetto alla realtà perché c’è sempre qualcosa che sfugge su presenze ed affitti».
«Siamo abituati a fare i conti a fine stagione monitorando i dati reali – conclude Elena Nappi -, non a metà quando possiamo avere solo sensazioni. Quello che abbiamo notato, ad esempio, è che manca una fascia d’età nel turismo, quella dei giovani ventenni e trentenni, che popola maggiormente le ore notturne e che spende nel divertimento, nella ristorazione, nelle attività commerciali. Inoltre gli aumenti e la contrazione economica hanno fatto perdere le potenzialità d’acquisto degli italiani che nei due anni covid avevano risparmiato non potendosi allontanare dalle proprie località, e che oggi invece da turisti risultano più oculati nelle spese da fare. Oggi a Castiglione della Pescaia ci attestiamo su un turismo di famiglie e, contestualmente, cerchiamo di essere attrattivi per i più giovani con eventi a loro destinati, offrendo servizi adeguati, ma le politiche nazionali ci devono sostenere nel potenziamento del potere di acquisto delle nostre famiglie».
«Sono fermamente convinta che il turismo non si fa solo con le politiche degli amministratori ma con il tipo di offerta degli imprenditori in virtù di quello che è il mercato. Le nostre scelte puntano alla qualità dell’offerta, non certo solo alla quantità. È questa la realtà dei fatti, ne siamo consapevoli come amministratori, e a questi dati ci atteniamo perché chi amministra si attiene ai fatti e non alle chiacchiere da bar».