CAPALBIO – Il Premio internazionale di Capalbio giunge alla sua 12esima edizione. I premi verranno assegnati sabato 26 agosto ore 18 a Piazza Magenta (Capalbio).
La giuria presieduta da Giacomo Marramao e Mirella Serri ha designato i seguenti vincitori:
Massimo Ammaniti, “Passoscuro”, Bompiani sezione studi sociali e psicoanalisi.
Psicoanalista, uno dei più noti studiosi a livello internazionale dell’età evolutiva con i suoi libri tradotti in numerosi paesi, Ammaniti è professore onorario di Psicopatologia dello sviluppo presso la facoltà di Medicina e Psicologia della “Sapienza” Università di Roma ed è membro della International Psychoanalytical Association.
Miguel Gotor, “Generazione Settanta. Storia del decennio più lungo del secolo breve 1966-1982”, Einaudi sezione saggistica storica.
Insegna storia moderna all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove si occupa di storia della vita religiosa fra Cinquecento e Seicento, in particolare di santi, eretici e inquisitori. Collabora alle pagine politiche e culturali dei quotidiani de Il Sole 24 ore, la Repubblica e l’ Espresso. Da novembre 2021 è assessore alla cultura del Comune di Roma.
Andrea Graziosi, “Occidenti e modernità”, Il Mulino sezione politica estera.
Dopo aver studiato economia e storia del lavoro in Italia e negli Stati Uniti, dall’inizio degli anni Ottanta Graziosi si è dedicato agli studi di storia sovietica. Ha fondato e diretto il Seminario europeo di storia russa e sovietica. Ha partecipato al progetto Twentieth-Century Ukraine: New Documentation, New Interpretations” (Harvard Ukrainian Research Institute). Tra le sue numerose opera vi è la “Storia dell’Unione sovietica” (due volumi, Il Mulino, 2007-2008), apparsa in versione ridotta in Francia e tradotta in Russia.
Francesco Rutelli, “Il secolo verde”, Solferino sezione saggistica politica.
Noto politico e giornalista italiano, Rutelli nel dicembre 1993 è stato eletto sindaco di Roma, ricoprendo la carica fino al gennaio 2001 quando guidò la coalizione di centro-sinistra L’Ulivo, diventando il candidato alla Presidenza del consiglio per le elezioni politiche. Nel 2002, ha dato vita al movimento Democrazia è Libertà – La Margherita (che confluirà nel Partito Democratico nel 2007).
Ha ricoperto il ruolo di Ministro per i beni e le attività culturali e di Vicepresidente del Consiglio nel governo Prodi II. È stato inoltre deputato e parlamentare europeo. Nel 2009, annunciò la sua uscita dal Partito Democratico e la fondazione di un nuovo movimento, Alleanza per l’Italia.
Ha presieduto e fondato varie iniziative per la conservazione e promozione del patrimonio culturale, dell’arte e dell’ambiente come l’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali di cui è presidente. Ha all’attivo molte pubblicazioni. I suoi libri più recenti, “Tutte le strade partono da Roma” e “Roma, camminando”, hanno avuto numerose ristampe presso la casa editrice Laterza.
Giulia Sissa, “L’errore di Aristotele”, Carocci sezione studi femminili internazionali.
Si è laureata in Lettere Classiche all’Università di Pavia nel 1977 e ha conseguito il Diplome d’Etudes Approfondies presso l’Ecole des Hautes Etudes di Parigi. Ricercatrice del Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, Sissa fa parte del laboratorio di antropologia sociale del College di Francia, ed è stata visiting professor presso l’Università di Rouen. I suoi studi riguardano la scienza e la medicina antiche, la filosofia e la mitologia greca, la storia della sessualità nell’antichità e nei primi anni del cristianesimo. Attualmente è professore ordinario presso l’Università della California, Los Angeles.
Premio speciale della giuria per la narrativa
Livia Manera Sambuy, “Il segreto di Amrit Kaur”, Feltrinelli.
Tra le grandi firme letterarie del “Corriere della Sera”, Livia Manera Sambuy ha pubblicato vari libri di saggi e ha realizzato due film documentari su Philip Roth. Ha vissuto tra Milano e New York, ora vive tra Parigi e la Toscana.
Premio del territorio
Alessandro De Carolis Ginanneschi, “Il liberalismo questo illustre sconosciuto”, Ergo sum editore.
Avvocato, libero professionista, studioso ha dedicato le sue principali ricerche al tema del liberalismo.
Premio per la traduzione
Monica Pareschi traduttrice di “Piccole cose da nulla” ((Einaudi) di Claire Keegan.
Condurrà la serata Eleonora Daniele. Letture di Irena Grazioli. Segreteria organizzativa Dianora Tinti.