ORBETELLO – «Le mie sentite scuse al sindaco di Orbetello, le plastiche non provengono dalla laguna» si chiude con le scuse del leader di Azione la vicenda iniziata lo scorso fine settimana con Carlo Calenda che aveva accusato il Comune di Orbetello di «ripulire la Laguna in mare».
A scatenare le ire di Calenda è stata quella che ha definito un’invasione di plastiche sul litorale di Ansedonia all’altezza di Capalbio provocata, secondo informazioni rivelatesi errate, dallo scarico in mare delle acque della Laguna di Orbetello. Il successivo sfogo di Calenda sui social, che si complimentava ironicamente con il Comune di Orbetello per la “brillante” gestione, ha scatenato una spirale di polemiche arrivata fino sui canali nazionali, dove si è tenuto anche un confronto telefonico tra il primo cittadino lagunare, Andrea Casamenti, e il leader di Azione.
Oggi è stata l’Arpat a mettere definitivamente la parola fine sulla vicenda, escludendo categoricamente che le plastiche arrivino dalla Laguna e, a stretto giro, sono arrivate le pubbliche scuse : «Ho fatto una dichiarazione su informazioni sbagliate – ha scritto Calenda sui social – allo stesso tempo però la Regione attesta un aumento delle plastiche sul litorale. Altro che alghe. Resta purtroppo da capire da dove provengano».
Da parte sua il primo cittadino lagunare accetta le scuse: «Siamo soddisfatti delle scuse – commenta Casamenti – l’Arpat ha definitivamente comprovato che tutto ciò che abbiamo detto a Calenda era corretto: è impossibile che le plastiche a cui faceva riferimento arrivassero dalla Laguna. Siamo, inoltre, soddisfatti che le scuse abbiano avuto lo stesso risalto delle accuse infondate che ci sono state rivolte».