GROSSETO – “Siamo felicissimi e anche un pizzico orgogliosi di aver dato il nostro contributo alla nascita di un altro Centro commerciale naturale nella città di Grosseto. Via Emilia e il quartiere del Sacro Cuore sono sempre stati protagonisti importanti della vita commerciale grossetana ed era arrivato il momento di dare a questa storia gloriosa il vestito giusto di Ccn. D’altra parte le energie commerciali in via Emilia e nella zona del Sacro Cuore, segnate da grande professionalità e qualità di prodotti e servizi, da tempo si erano orientate su un percorso destinato a sfociare in maniera quasi spontanea nel riconoscimento di Centro commerciale naturale”.
Questo il commento di Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto, alla notizia della nascita del secondo Ccn di Grosseto.
“Complimenti vivissimi alla presidente Serena Remi e a tutto il consiglio direttivo – aggiunge la Orlando – Persone con le quali abbiamo lavorato fianco a fianco per il conseguimento di un obiettivo che, ribadisco, era ormai nella natura delle cose. Siamo particolarmente felici di questo traguardo non soltanto perché gli amici di via Emilia si stringono ora in un progetto in cui la loro identità commerciale è ancora più forte, ma perché la loro decisione di costituirsi in Centro commerciale naturale rappresenta un esempio di cosa si debba fare per costruire un futuro di rivitalizzazione, funzionale e sociale, degli ambiti urbani ad alta densità abitativa non necessariamente localizzati nel centro città”.
“Una delle priorità e mission della Confcommercio a tutti i livelli, nazionale, regionale e provinciale – afferma il presidente di Ascom Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari – è proprio quello di contribuire in maniera fattiva alla riprogettazione e riorganizzazione delle città con iniziative strutturali che favoriscano la rigenerazione urbana delle zone già degradate o potenzialmente esposte a un futuro rischio degrado. Non è il caso di via Emilia, ovviamente, che per fortuna è ancora oggi un ambito urbano molto vivo e pulsante. Ma proprio perché è già così, questa sua caratteristica va difesa e potenziata con ogni mezzo possibile. Quando Confcommercio Grosseto punta il dito anche in maniera severa e determinata contro i Centri Commerciali stile Maremà non è perché condanna la concentrazione di negozi in sé in un unico luogo, quanto, piuttosto, perché contrasta la loro delocalizzazione in zone del tutto scollegate dal tessuto sociale ed economico cittadino. Ci piacerebbe, ad esempio, che l’ex cinema Marraccini potesse replicare i Magazzini Harrods. Il tema era e resta la rigenerazione di luoghi che sono già agglomerati”.
“Ormai è ampiamente dimostrato che il modello di sviluppo spinto sui centri commerciali fuori dalle città è fallito – riprende il direttore di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando – I più autorevoli esperti, urbanisti e sociologi, ci dicono che dobbiamo lavorare per far tornare le nostre città vive e sicure. Ecco perché lo strumento del Ccn è al momento quello più efficace per conseguire questo obiettivo. Tanto è vero che la stessa Regione Toscana mette a disposizione specifici contributi per aiutare i negozi di vicinato delle città o dei borghi a costituirsi come Centri commerciali naturali. E Confcommercio è il naturale partner, in grado di supportare tecnicamente i Centri Commerciali Naturali, con il quale lavorare per raggiungere questo risultato il più velocemente possibile. Il percorso con via Emilia e Sacro Cuore si è felicemente concluso da poco tempo. L’auspicio, ora, è che anche altre realtà cittadine (penso a Barbanella, Gorarella e via dicendo) possano seguire lo stesso esempio. Noi siamo a disposizione”.