ORBETELLO – L’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico (GrIG) ha inviato un atto di intervento con “osservazioni” nel procedimento di valutazione d’impatto ambientale (VIA) concernente il progetto di centrale eolica di Orbetello, proposto dalla società energetica bolzanina Apollo Wind sulla costa di Orbetello.
«Boschi e pinete litoranee, pascoli, corsi d’acqua, spiagge e promontori, aree di grande valore naturalistico sulla costa toscana, come i Monti dell’Uccellina, le terre collettive alla foce dell’Albegna, il Tombolo della Giannella. Ma anche il Castello della Marsiliana, il centro storico di Porrona, la Laguna di Orbetello, Talamone, necropoli e resti etruschi».
«Nove aerogeneratori (potenza 6,6 MW ciascuno) alti 200 metri, per una potenza complessiva di 61,2 MW, cavidotti, sottostazioni, viabilità che interessano siti ben dentro la fascia di rispetto estesa tre chilometri dal limite delle zone tutelate con con vincolo paesaggistico» afferma Stefano Deliperi del Grig.
Secondo la nota ci sarebbe da tener conto della «Presenza, inoltre, di numerose aree naturali rientranti nella Rete Natura 2000, tutelate dalle direttive sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora e l’avifauna selvatica, la zona speciale di conservazione (ZSC) “Boschi delle colline di Capalbio”, ai sensi della direttiva sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora, nonché le zone speciali di conservazione/zone di protezione speciale (ZSC/ZPS) “Monti dell’Uccellina”, “Laguna di Orbetello”, “Medio corso del fiume Albegna”, la ZPS “Pianure del Parco della Maremma”».
«Si tratta di pura speculazione energetica, si tratta di snaturamento dell’ambiente e della stessa identità dei luoghi, in un tratto dell’Appennino tuttora integro e di grande valore naturalistico. Cosa ben diversa sarebbe se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica. Siamo ancora in tempo per cambiare registro. In meglio, naturalmente» conclude Deliperi.