GROSSETO – «Accogliamo con piacere la proposta di Confesercenti Grosseto, relativa alla volontà di chiedere al Comune di Grosseto il potenziamento del servizio del vigile di quartiere nella nostra Città, attività che sicuramente aumenterebbe in maniera significativa il livello della “sicurezza percepita” da parte di residenti e titolari di pubblici esercizi» afferma il referente del controllo di vicinato per il comune di Grosseto Sergio Rubegni.
«Il vigile di quartiere, pattugliando a piedi la zona, potrebbe mantenere un contatto diretto con il tessuto civile e produttivo, con i gruppi del vicinato, e raccogliere le istanze di chi vive in ogni singola zona. I vigili di quartiere potrebbero diventare figure di riferimento nei diversi quartieri della città e contribuire a migliorare la vivibilità degli spazi pubblici, lavorando a diretto e quotidiano contatto con i cittadini».
«I vigili di quartiere infatti in genere si occupano: di raccogliere le segnalazioni e prendere in carico le problematiche del territorio; della qualità degli spazi pubblici; del presidio sui quartieri e vicinanza ai cittadini ed alle realtà sociali del territorio; della consulenza ai cittadini per il rispetto delle norme di buon vicinato e sul rispetto dei regolamenti comunali» prosegue Rubegni.
«Non si occupano di pronto intervento ed emergenze, ma di osservare le criticità del quartiere ed attivare l’azione della polizia locale e dell’Amministrazione comunale per contribuire con le forze dell’ordine, al miglioramento delle condizioni di sicurezza e vivibilità del quartiere stesso».
«Inoltre, un risultato molto importante che si potrebbe raggiungere con il potenziamento del servizio del vigile di quartiere, sarebbe anche quello della prevenzione dei reati e, nel lungo periodo, contribuire alla diminuzione di questi ultimi».
«Costruire insieme una “società sicura” impone, da una parte, di riconoscere alla sicurezza quel ruolo centrale che essa riveste nella quotidiana esperienza individuale e collettiva, e nel contempo nella costruzione delle relazioni sociali tra individui, gruppi e istituzioni; dall’altra, di dotarsi degli strumenti metodologici indispensabili per conoscere, comprendere ed agire» prosegue Rubegni.
«Un plauso quindi a Confesercenti Grosseto, con cui collaboreremo sicuramente, verso il raggiungimento di questo importante obiettivo».