CAMPAGNATICO – «L’Autovelox mobile posizionato dalla polizia municipale del comune di Campagnatico nella SS223 Grosseto Siena in data 15 luglio nei pressi dell’uscita Campagnatico non era in. alcun modo segnalato» a dirlo Daniele Pizzichi, consigliere comunale di Follonica.
«Eppure la normativa in materia dice chiaramente che l’autovelox fisso quanto quello mobile vanno previamente segnalati con un cartello di dimensioni sufficienti per poter essere letto dagli automobilisti e che tra il segnale stradale contenente l’avviso e l’autovelox è necessario che vi sia lo spazio sufficiente affinché gli automobilisti non debbano frenare all’ultimo minuto, alla vista della fotocamera, costituendo così un pericolo per la circolazione».
«Secondo l’art. 142, comma 6-bis, del Codice della Strada “le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi”» prosegue Pizzichi.
«Secondo la Cassazione l’art. 142, comma 6-bis, del Codice della Strada va interpretato nel senso che, sia per le postazioni fisse quanto che per quelle mobili, il requisito della preventiva segnalazione della postazione ed il requisito della visibilità della stessa devono essere entrambi soddisfatti affinché la rilevazione della velocità tramite la postazione possa ritenersi legittima».
«Purtroppo però l’autovelox posizionato ieri sulla Siena Grosseto non era in alcun modo segnalato né sul posto né tantomeno era installato un qualsiasi cartello di avviso nei due chilometri precedenti, a ciò si aggiunga che la l’apparecchio era posizionato dietro l’auto della polizia municipale parcheggiata all’interno di una piazzola di sosta subito dopo un tratto in cui vi è una curva» continua la nota.
«Questi dispositivi pesano sulle tasche di automobilisti e motociclisti, sono posizionati solo per fare cassa, senza fare prevenzione per migliorare la sicurezza in strada. È una vera vergogna. Segnalerò quanto riscontrato alla prefettura di Grosseto».
«Sul tema autovelox è recentemente intervenuto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini dichiarando che, finalmente dopo tanti anni, con la riforma del codice della strada sarà introdotto un sistema unico e riconosciuto in tutta Italia per regolamentare e uniformare l’uso dei dispositivi. Il Ministro ha sottolineato che «un conto è piazzare gli autovelox in prossimità dei punti sensibili, scuole, ospedali, tratti particolarmente pericolosi, un conto è posizionare autovelox che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale e con il salvataggio delle vite ma che rappresenta una tassa occulta su automobilisti e motociclisti» conclude la nota.