GROSSETO – Il tortello maremmano diventerà Igp. A lavorare sul progetto è Confesercenti Grosseto, che sta puntando sull’indicazione geografica tipica protetta per uno dei simboli della gastronomia maremmana.
«Con il nostro progetto Girogustando sono ormai due decenni che contribuiamo alla crescita ed alla valorizzazione dell’enogastronomia locale, e sulla pasta fresca fatta a mano abbiamo organizzato anche un convegno solo pochi mesi fa» afferma Andrea Biondi, direttore provinciale Confesercenti.
Adesso è il momento di un ulteriore step da condividere con gli enti locali e non solo.
«Il percorso è complesso, e l’ultima parola spetta all’apposita commissione dell’Unione Europea, ma la volontà è di partire – prosegue Biondi -. Per questo ci stiamo già rapportando con l’assessore al Turismo del Comune di Grosseto, Riccardo Megale, che ha mostrato per primo interesse verso la proposta, pronti ad ampliarla agli altri soggetti, istituzionali e non, del territorio, in un’ottica di collaborazione e condivisione di intenti».
In cosa consiste il progetto?
Secondo la normativa, il termine indicazione geografica protetta, meglio noto con l’acronimo Igp, identifica un prodotto originario di un determinato luogo, regione o paese, alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità, la reputazione o altre caratteristiche e la cui produzione si svolge per almeno una delle sue fasi nella zona geografica delimitata.
Andrà creato e depositato in Camera di commercio un disciplinare di produzione, che sia abbastanza ampio da salvaguardare le piccole differenze che esistono fra le varie zone della Maremma, ma che, al tempo stesso, ne tuteli le caratteristiche principali, e che sia condiviso con produttori e ristoratori.
«La valorizzazione dell’enogastronomia e dei prodotti tipici della Maremma sono una nostra priorità. Confesercenti, come associazione di categoria, si propone di svolgere un ruolo determinante, sia sul territorio sia governando questo progetto che porterà nuovi vantaggi alla nostra terra e alle imprese» conclude la nota.