MASSA MARITTIMA – “Un’importante occasione di confronto e approfondimento sull’ospedale di Massa Marittima, una struttura che nonostante alcune difficoltà dimostra di raggiungere importanti risultati” commenta l’assessore regionale al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, oggi in visita al Sant’Andrea, insieme alla direzione aziendale, quella di presidio e di rete, alla direttrice di Zona, al presidente della Conferenza dei sindaci, agli amministratori locali, all’onorevole Marco Simiani, alla consigliera regionale Donatella Spadi.
Il Sant’Andrea è l’ospedale di riferimento delle Colline Metallifere, che, in rete con gli altri della stessa Zona distretto, il Misericordia di Grosseto, di riferimento provinciale, e l’ospedale di Castel del Piano, soddisfa le richieste di salute della popolazione del territorio e non solo. Le sinergie vanno anche oltre la Zona, infatti il modello di rete si espande alle Colline dell’Albegna, in un circuito virtuoso di condivisione e competenze. Un ospedale che per le sue caratteristiche può essere definito di prossimità, intendendolo come rivolto alle esigenze primarie di un territorio rispetto alle attività di Medicina interna e di Pronto soccorso, con una degenza per acuti h24 integrata dall’attività ambulatoriale.
In primis, l’assessore ha voluto incontrare i professionisti del presidio per ascoltare le loro istanze e mettersi a disposizione, impegnandosi a valutare possibili soluzioni per rispondere alle esigenze emerse. Ha discusso con i dirigenti ospedalieri e il personale delle sfide e delle opportunità che il sistema sanitario si trova ad affrontare attualmente, delle criticità legate alla carenza di personale e delle possibili strategie comuni per il miglioramento dell’accesso ai serivizi e della qualità delle cure.
Durante la visita, l’assessore Bezzini ha manifestato sostegno e apprezzamento per il prezioso lavoro svolto nel garantire cure di qualità ai pazienti della comunità. Ha elogiato la professionalità e l’impegno dei medici, degli infermieri e di tutto il personale di supporto, riconoscendo il loro contributo essenziale nel fornire i servizi sanitari.
“L’assessore Bezzini e la Regione supportano costantemente il nostro lavoro – afferma il direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso -. Insieme a noi monitorano con attenzione l’andamento delle strutture sanitarie, assicurando sempre massima apertura a una rapporto dialettico e all’individuazione di scelte condivise e più possibili affini alle peculiarità locali, nella Sud est così differenziate. Questa visita rappresenta un importante segnale di attenzione alle necessità sanitarie della comunità locale. La volontà di garantire un sistema sanitario di qualità e accessibile a tutti i cittadini è testimonianza della priorità che viene data nella Sud est come in Regione alla salute e al benessere. Nonostante alcuni punti critici, su cui stiamo lavorando e che nessuno nega, il Sant’Andrea è e resterà una struttura di riferimento per la zona e un nodo importante della rete degli ospedali della Zona Amiata grossetana, Grossetana e Colline Metallifere anche durante l’emergenza sanitaria ha saputo, grazie soprattutto all’impegno dei professionisti, rendersi versatile e adeguarsi alle esigenze di quel momento fuori dall’ordinario, mantenendo contemporaneamente attivi i servizi essenziali e di emergenza-urgenza. Allo stesso modo, nel post Covid, le attività programmate, visite, interventi, diagnostica, sono ripartite recuperando le prestazioni rimaste sospese e restituendo stabilità ai servizi. A oggi possiamo affermare che i volumi di attività chirurgica, di visite e delle specialistiche si mantengono pari o addirittura superiori a quelle del 2019. Siamo consapevoli delle difficoltà persistenti, alcune, come la carenza di medici, indipendenti dalla nostra volontà, ma nonostante ciò, il Sant’Andrea si conferma un ospedale che garantisce ottimi standard. Rassicuriamo gli abitanti del territorio che l’attenzione per questa zona da parte dell’Azienda resta alta”.
Investimenti strutturali e tecnologie sanitarie
A conferma di quanto affermato dal direttore D’Urso, a oltre 9 milioni e mezzo di euro ammonta la somma dell’investimento che la Asl Toscana sud est ha stanziato, con risorse provenienti principalmente da PNRR e PNC (Piano nazionale complementare), per una serie di interventi allo stabilimento ospedaliero. Terminati i lavori di ristrutturazione dell’ala est e i locali all’ingresso dell’area TC, per un totale di 910mila euro, sono in fase di conclusione anche quelli che interessano l’ala ovest del primo piano, verosimilmente entro il mese di luglio 2023. Già in progetto la realizzazione di 10 posti letti dedicati all’ospedale di Comunità, ovvero il servizio territoriale di cure intermedie, che vanno ad aggiungersi ai 3 giá presenti, così come l’adeguamento sismico della struttura, che partirà nei prossimi mesi, pari a un totale di quasi 8 milioni di euro. E’ stata data inoltre una risposta concreta alla situazione dei pazienti in attesa al Pronto soccorso, che da qualche giorno possono sostare in un locale prefabbricato e dotato di sistema di condizionamento, situato nell’area antistante. 7000 euro circa il costo dell’installazione.
Passi in avanti anche sul fronte della dotazione tecnologica per cui già nel 2022, circa 250 mila euro sono stati destinati per 3 ecografi, 3 defibrillatori, una colonna artroscopica, uno spirometro con cabina pletismografia e un frigorifero. Maggiore l’impegno aziendale nel 2023: l’Asl ha infatti stanziato quasi 360 mila euro per l’acquisto di strumentazioni sanitarie tra cui 3 ecografi, 2 defibrillatori, una colonna laparoscopica, 3 letti bilancia, 3 frigoriferi medicali per il Trasfusionale e i laboratori, una frigoemoteca per la conservazione del sangue ed emocomponenti, un monitor mobile. In programma nel piano acquisti di questo anno anche 2 defibrillatori, 5 letti elettrici di degenza, un tavolo operatorio.
Personale
Consapevole del momento di difficoltà a reperire personale sanitario che ormai da anni interessa l’intero Paese, la Direzione ha messo in campo ogni risorsa possibile per potenziare l’organico al Sant’Andrea e in generale in tutta l’Azienda, come ha dimostrato con la recente delibera di assunzione di circa 100 infermieri. Da maggio scorso, sono stati assunti 7 infermieri e uno entrerà in servizio dal prossimo 1 settembre. Per quanto concerne gli OSS sono stati effettuati i colloqui di mobilità da altre aziende.
Efficientamento energetico
Tre i progetti per Massa nel piano aziendale di efficientamento energetico: realizzazione di un impianto fotovoltaico, Progetto Illumination, Efficienza Energetica. Questo al fine di raggiungere una fabbisogno energetico sostenibile e una decisa riduzione di emissioni di CO2.
Attività
Per quanto concerne le prestazioni, da evidenziare, secondo i risultati Mes, il sistema regionale di valutazione delle strutture, che l’area Chirurgica annovera la migliore performance a livello aziendale per tempi di attesa rispettati. Buona anche la performance dell’Area Medica. Aumentano gli interventi chirurgici, in tutte le specialistiche (Chirurgia generale, Oculistica, Ortopedia e Traumatologia, Terapia intensiva, Dermatologia) e la complessità dei casi: 2.356 nel 2022, a oggi già a quota 1.461, con una proiezione a fine 2023 di circa 3000 interventi.
Trend simile quello dell’attività ambulatoriale, intesa come visite specialistiche, che vede un incremento rispetto al 2022 passando da 50.373 a 55.961 (previsione calcolata sui primi 5 mesi).
“Ringrazio pubblicamente gli operatori di Massa Marittima perché il Sant’Andrea sta producendo ottimi risultati in termini di volumi di attività e anche in merito al giudizio dei pazienti sulle cure ricevute qui emerge un dato di tenuta rispetto alla fase prepandemica e, in alcuni casi, anche un miglioramento delle attività per quantità delle prestazioni effettuate – dichiara l’assessore Bezzini -. Questi segnali rendono bene l’aspetto di vitalità di questa struttura e della funzione fondamentale che svolge nel tutelare la salute dei cittadini della zona. Non mancano purtroppo gli aspetti più critici, come la mancanza di personale, che in zone più periferiche pesa maggiormente. Per far fronte a tali difficoltà, in Regione stiamo mettendo a punto nuove misure organizzative che riguardano per esempio proprio le procedure di reclutamento del personale, per cercare di orientare maggiormente i professionisti sanitari verso le aree che soffrono di più in questo momento. Il nostro obiettivo comune deve essere quello di arrivare al consolidamento degli standard che l’Ospedale ha raggiunto. L’autunno sarà l’occasione per un ulteriorie momento di confronto come quello di oggi”.