GROSSETO – Anche i lavoratori forestali della provincia di Grosseto aderiranno allo sciopero che si terrà venerdì 14 luglio alle 8, in piazza Duomo a Firenze.
“Un anno di richieste alla Regione Toscana – spiegano Antonella Biondi, Fai Cisl Grosseto, Paolo Rossi, Flai Cgil Grosseto e Federico Capponi, Uila Uil Grosseto –. Le segreterie regionali, dopo aver convocato l’attivo unitario dei lavoratori, hanno deciso di scendere in piazza per il mancato rinnovo del contratto integrativo dei forestali. Sul contratto, scaduto a dicembre 2022, non ci sono state date risposte ma solo il rimpallo di responsabilità sulle risorse necessarie al rinnovo dello stesso. Il presidente della Regione Toscana si è deciso a riceverci con un preavviso di poche ore e solo per rispetto dei lavoratori, e delle lavoratrici che rappresentiamo ci siamo resi disponibili ad un incontro convocato fuori tempo massimo. L’unico scopo era avere garanzie reali sul reperimento delle risorse economiche per il rinnovo contrattuale tra Regione ed Anci, a scapito degli operai forestali toscani”.
“Le risposte positive sulla disponibilità delle risorse, in tempi brevi, non sono però arrivate. Il contratto regionale non può e non deve essere ridotto ad una contrattazione politica tra Regione, Anci ed enti. Il contratto è un diritto dei lavoratori – continuano i sindacati – e non merce di scambio. Resta, quindi, dal nostro punto di vista la responsabilità di Anci per chiudere questo contratto, essendo la sola controparte demandata a farlo. Dal canto suo il presidente afferma che le cifre messe a disposizione in favore degli enti locali dalla Regione sono ampiamente sufficienti a coprire tutti i fabbisogni contrattuali: affermazione che riteniamo netta e chiara, negando di conseguenza un ulteriore impegno economico. Con queste premesse siamo, quindi, obbligati a indire lo sciopero e la manifestazione di venerdì prossimo, con la quale vogliamo tutelare la copertura del servizio minimo Aib. Ogni altra tipologia di lavoro che dovesse essere assegnata agli operai forestali da parte degli enti, non è un servizio essenziale e sarà presa come attività antisindacale”.